SBRASCINI CON LA MAGLIA DELLO UNITED “PUNTO AL TITOLO DI CAPOCANNONIERE”

sbrascini-1di Emanuele Trementozzi
Stefano Sbrascini, classe ’84. Esperienza decennale sui campi di gioco e uno dei calciatori simbolo della nuova realtà civitanovese dello United. Tra aneddoti, curiosità e racconti di vita calcistica, ci ha rilasciato questa intervista.Ciao Stefano, partiamo da quello che le sta più a cuore: il mondo del calcio. Da tanti anni sulla cresta dell’onda e un ‘esperienza da veterano, sebbene l’ età anagrafica reciti solamente il numero 26.
Direi proprio di si. Dopo tanti anni di calcio e calci, posso definirmi un veterano. D’altronde il mio ruolo di seconda punta o esterno d’attacco all’occorrenza mi mette a rischio interventi. Ma devo dire che fortunatamente grossi infortuni non li ho mai subiti.

Ha iniziato nella Civitanovese e dopo varie esperienze è finito all’attuale United. Ci racconti la sua esperienza sul campo?
Ho iniziato a giocare con la Civitanovese, dove sono rimasto per quattro anni. Un periodo che ricordo con molto piacere, diviso in stagioni tra Juniores e Prima squadra. Con gli Juniores Nazionali mi sono tolto la bella soddisfazione di raggiungere per due anni il titolo di capocannoniere e in prima squadra, sebbene non abbia realizzato alcuna rete, ho realizzato 8 presenze che mi hanno aiutato a fare esperienza. In seguito ho giocato una stagione nella Tornese, dove abbiamo vinto il campionato di Seconda Categoria . Quindi i due anni bellissimi a Santa Maria Apparente, con la vittoria del campionato di Terza.

La fermo un attimo, perché legata a questo campionato c’è un ricordo di lei indimenticabile. Finale paly off contro Montecosaro. Tre a uno il risultato finale con la doppietta di Sbrascini che ha per lei un sapore particolare…
In effetti. Non solo per la vittoria di squadra in sé già importante, quanto per la rete più bella che abbia mai messo a segno. Sono partito dalla mia area e dopo aver superato in dribbling quattro avversari sono entrato in area dove sono stato atterrato. Ho realizzato il susseguente rigore del due a zero momentaneo e soprattutto messo la ciliegina sulla torta ad un’ azione di gioco che rimarrà per sempre nel mio cuore

Poi in seguito Pollenza, Saetta, Cherubini…
Esattamente. Con La Saetta abbiamo perso una finale play off per salire di categoria e questa rappresenta la mia più grande amarezza maturata in tanti anni. Con la Cherubini ho realizzato 18 reti conquistando il titolo di capocannoniere, ma è stata un’esperienza negativa in seguito al fallimento della società.

E adesso lo United. Cosa l’ha convinto ad optare per queste realtà nonostante le tante offerte ricevute?
Il progetto della società e la vicinanza. Il mio lavoro come manager presso la locale Mc Donald’s’ non mi permetteva di allontanarmi troppo e per questo ho preferito restare in Terza , ma vicino i miei affetti. Ho ricevuto offerte da Villa Musone, Real Mulino, Morrovalle, Rione Pace e Telusiano, ma ho preferito lo United.

United che si pone l’obiettivo dei play off. Conferma?
La società ha l’obiettivo stagionale di piazzarsi tra le prime quattro- cinque posizioni. Ma se da marzo in poi ci accorgessimo che le cose stanno andando bene, allora si potrebbe puntare direttamente al primo posto e alla qualificazione diretta in Seconda. Sabato ci attende una gara difficile con la capolista San Girio e dovremo mettere a tacere le tante voci che si sono susseguite alla sconfitta di domenica con la Real Muscolina. Inoltre voglio incrementare il mio attuale bottino di due reti.

Sbrascini punta al titolo di cannoniere questa stagione?
Sicuramente, il primo è attualmente a quota quattro e ci punto senza dubbio. Se l’obiettivo di squadra sono i play off, il mio personale è la testa della classifica cannonieri

Fuori dal campo come si definisce?
Senza dubbio socievole ed espansivo, senza portare rancore verso nessuno. Ma soprattutto senza pretendere che mi sia dovuto qualcosa in relazione alle mie tante esperienze calcistiche. Non mi sono mai permesso di telefonare a direttori sportivi e allenatori per chiedere un posto in squadra. Mi hanno sempre cercato e questa è la mia filosofia. Mi piace stare in compagnia dei mie amici e sono fidanzato con Laura. Questa è in breve la mia vita.

Ma c’è un’ultima domanda che vorrei farle. La sua grande passione per il corpo dei vigili del fuoco.
Da tre anni lavoro a contatto con queste straordinarie persone. E’ un gruppo di lavoro eccezionale, che spesso mette a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri e che spesso sacrifica la propria famiglia per mettersi al servizio della causa. Colgo l’occasione per salutare tutti i miei colleghi e amici di lavoro.

Stefano Sbrascini: calcio, amici e lavoro per il prossimo. Identikit perfetto del bravo ragazzo.

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