Cgil, Cisl e Uil delle Marche contestano la delibera di giunta che “individua, in forma surrettizia, una riorganizzazione della rete ospedaliera marchigiana”, poiche “l’assetto indicato, al di là di giudizi di merito, non è coerente con il Piano socio sanitario regionale né con la Legge regionale 17, approvati nel 2011”. Secondo i sindacati, “l’intervento di ridisegno della rete ospedaliera secondo Reti omogenee risulta palesemente in contrasto infatti con l’organizzazione per Aree vaste nelle quali si dovrebbe realizzare la programmazione socio-sanitaria (tramite i tanto discussi Piani di Area Vasta)”. “Siamo consapevoli della situazione difficile e dei tagli imposti dalle norme nazionali – seguitano Cgil, Cisl e UIl – chiediamo però che chi amministra la sanità marchigiana metta in campo da un lato equilibrio e competenza, dall’altro coerenza negli atti adottati, ricerca di condivisione nelle scelte, correttezza nel confronto. Fuori da questo quadro non rimarrebbe che l’avvio di uno stato di mobilitazione generale teso a contrastare l’idea di un riassetto del Sistema Salute deciso in poche segrete stanze”.