SANITA’ E TAGLI, VERTICE DEL SINDACATO UIL-FPL. IL SEGRETARIO PROVINCIALE UIL- FPL, ANTONELLA MARINO “CHE I RISPARMI DELLA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SIANO UTILIZZATI A TUTELA DELLE CATEGORIE PIU’ DEBOLI”

Nella Sala Convegni dell’Abbazia S.Claudio di Corridonia, prima della pausa estiva si è tenuto l’attivo provinciale degli iscritti UIL –FPL del comparto Sanità, presenti dirigenti e delegati sindacali anche della dirigenza medico-veterinaria e della SPTA. L’incontro è stata l’occasione per discutere e confrontarsi sui vari temi, tra questi quelli relativi alle relazioni sindacali nelle Zone Territoriali Numero 8, 9 e 10, ai provvedimenti della manovra economico finanziaria nazionale che non rispondono alle aspettative del personale del pubblico impiego, allo stato della vertenza per il rinnovo del contratto dei lavoratori delle cooperative sociali (contratto scaduto nel 2009) e per alla recente modifica della legge regionale 13/2003 sulla “Riorganizzazione Servizio Sanitario Regionale”. “Sul provvedimento regionale -ha affermato il Segretario provinciale della UIL-FPL, Antonella Marino – si è aperto un approfondito dibattito che sostanzialmente ha evidenziato, al di là delle sottolineature sull’accelerazione impressa e sul mancato coinvolgimento preventivo delle OO.SS. una pressoché unanime condivisione circa le misure di riorganizzazione”. Ecco le tematiche valutate positivamente: 
1) la forte valorizzazione del territorio e dei Distretti nell’ottica del raggiungimento di una maggiore uniformità, uguaglianza ed economicità delle prestazioni in tutti gli ambiti della provincia, nel senso anche di un impulso al riappropriarsi da parte dei cittadini-utenti del senso di appartenenza e di un vivere in una “comunitas”. 
2) La riconduzione ad un’unica responsabilità, il direttore di Area Vasta della gestione e del governo dei processi in Sanità in Provincia, seppur sia stato stigmatizzato il mancato riconoscimento della personalità giuridica.
3) Infine l’individuazione di un presidio ospedaliero costituito dalla ristrutturazione dei presidi ospedalieri esistenti nel territorio provinciale nell’ottica dell’integrazione.

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