SALTA IL BACINO DEL BASSO CHIENTI: TANA LIBERA TUTTI…GLI INQUINATORI E I POLITICI INCAPACI

chientiDa Citt@verde ricevimao e pubblichiamo:

“E bravo Monti, Clini & C. con quan ti hanno votato (PD-UDC-PDL) il decreto sviluppo. Il Basso bacino del Chienti esce dall’elenco dei siti nazionali inquinati ma l’inquinamento resta e resta l’impunità di chi ha inquinato le nostre falde idriche.

L’assessore Silenzi si accorge oggi che c’è nella sostanza un attacco alla legislazione ambientale ma la botta mortale alle bonifiche era annunciata con il decreto Monti sulle ” semplificazione” con l’articolo 57 che di fatto affossa le Bonifiche. Un articolo che il movimento ambientalista ha definito salva Ilva.

Nella sostanza quell’articolo 57 sancisce che non servono più le bonifiche ma solo i provvedimenti di messa in sicurezza. L’assessore Silenzi ha ragione a criticare il Presidente della Provincia Pettinari, la Giunta la sua maggioranza che hanno dimostrato una sostanziale incapacità amministrativa di dotare il territorio di un progetto dio Bonifica delle falde idriche.

Se si perdono i finanziamenti Europei non lo si deve a questo decreto ma soprattuto al fatto che con una decisione sconcertante la Provincia (che non è un ente astratto ma governata essenzialmente dal PD-IDV-UDC) si è vista giustamente bocciare in Conferenza dei Servizi un progetto di bonifica definitivo che a differenza del progetto preliminare (approvato) è lievitato da 3 milioni di euro a 11 milioni.

Coerenza vorrebbe che dalla critica l’assessore che considera questo grave danno un “mistero” passi ai fatti o meglio il suo partito passi ai fatti denunciando l’accordo politico che lo vede assieme all’UDC e IDV nel governo della Provincia. Questa situazione non si risolve con una blanda critica ma con un cambio politico e programmatico di fondo.

Nel merito è che di fatto è che questi ritardi faranno perdere i fondi europei. Fondi che dovevano essere spesi e rendicontati entro i prossimi due anni non lo saranno per una gravissima incapacità della Provincia( nonostante si sia anche dotata di tecnici esterni) di redigere un progetto di Bonifica. Questi ritardi che faranno perdere finanziamenti UE è nella sostanza una sorta di attacco politico al nostro territorio.

Non bisogna anche dimenticare che la Giunta Pettinari è quella che vuole vendere l’area dell’ex Liceo Scientifico di Fontespina. Sulle Bonifiche l’Unione Europea definisce i ritardi per l’attivazione dei finanziamenti la Dead Line ossia fondi persi.

Sulle Bonifiche sembra che cambieranno le competenze che passeranno alle regioni (?). Vedremo. Il problema non è la distanza chilometrica se le questioni del bacinio del Chienti si discutono e si decidono ad Ancona piuttosto che a Roma.

Il problema è la sostanza politica ossia se ci sono le volontà di scelte ambientali coerenti e se per queste scelte ci sono i fondi necessari. Sulle coerenze abbiamo qualche dubbio viste le vicende dell’API di Falconara e delle Centrai a Biomasse così come la modifica della legge Regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale impugnata dal governo perché considerata “LIGHT”e di fatto in contrasto con la legislazione nazionale.

La verità è che la politica delle Bonifiche di grandi aree anche industriali non piace agli inquinatori,a chi ci vorrebbe speculare,agli industriali che vorrebbero ristrutturare senza bonificare e l’Ilva ne è l’esempio lampante.

Ora che tutto è in alto mare è quasi puerile che l’assessore Silenzi attacchi la Provincia di Macerata quando sa bene che la coalizione che la governa che in qualche modo ha sostenuto è quella che dal segretario regionale del PD Ucchielli a Spacca a Casini veniva definita assieme a quella della regione il “laboratorio Marche-Macerata” da esportare.

La sostanza è che i civitanovesi si terranno ancora per qualche decennio le falde idriche inquinate,gli inquinatori che non pagano i danni,gli effetti dell’acqua contaminata da sostanze cancerogene sulla salute dei cittadini non indagati per una sorta di omertà istituzionale”.

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