“Probabilmente la voce sull’intenzione da parte dell’Amministrazione Comunale di istituire una commissione di indagine sulla vicenda “Civita Park” è arrivata alla minoranza prima dell’annuncio ufficiale (continua la caccia alla talpa!) oppure sarà stato solo puro caso ma alla commissione urbanistica convocata giovedì 14 febbraio il consigliere Corallini, membro della commissione, era assente. In realtà l’assenza del consigliere Corallini in commissione urbanistica è praticamente una consuetudine: su 5 sedute convocate Corallini ha partecipato solamente alla prima e questo atteggiamento lascia perplessi se si pensa che proprio da quella parte dei banchi del Consiglio Comunale recentemente è arrivata l’accusa per l’attuale Amministrazione di “giochi politici che disamorano i cittadini dalla politica”! Farsi nominare membro di una commissione consiliare e disertarla sistematicamente non sembra il solito gioco politico? Solitamente però l’ex delegato alla sicurezza cittadina si era fatto sostituire dall’ex Sindaco ma ne Mobili ne altri delegati della minoranza di governo hanno partecipato alla seduta di commissione convocata giovedì. Sarà un caso? O il primo punto all’ordine del giorno (si parlava della situazione “Civita Park”) poteva, in qualche maniera, mettere a disagio il rappresentante dell’amministrazione uscente?
La notizia dell’istituzione di una commissione di indagine poteva in qualche modo far arrossire gli ex della passata amministrazione che nella questione hanno politicamente le loro colpe?
Non è una novità che la Procura della Repubblica ha da mesi aperto un fascicolo sulla vicenda delle fidejussioni irregolari depositate nel 2009 (Mobili Sindaco) al Comune di Civitanova.
Sono d’accordo col Sindaco Corvatta quando dice che è giusto che i cittadini conoscano le sinistre tortuosità e le torbide contraddizioni sia dal punto di vista amministrativo che “squisitamente politico” di una vicenda che l’attuale amministrazione ha ereditato dalla precedente; anzi sono dell’opinione che si sarebbero dovute evidenziare, entro i primi cento giorni di governo, tutte le “questioni anomale” ereditate dalle passate Giunte non tanto per deresponsabilizzarsi quanto per portare a conoscenza tutti i cittadini del come, del perché e di chi ha causato tali “anomalie amministrative e politiche” che mettono a disagio l’Amministrazione, il Consiglio Comunale e tutta la città. Credo anche che poco varrà, a questo punto, l’eventuale (in realtà molto probabile!) tentativo da parte degli ex amministratori di difendersi scaricando, come al solito, le responsabilità sui dirigenti quando sappiamo tutti che certe “scelte” sono “squisitamente politiche”!