Nel Teatro delle Logge di Montecosaro si è celebrata la Giornata della Memoria con un evento intenso e significativo. È stato presentato il libro Resistere nello Stalag XIII C, che riporta il diario di prigionia di Silvio Quattrini, sopravvissuto alla deportazione nazista. Ritrovato per caso dal figlio 80 anni dopo, il diario racconta le dure condizioni nei campi di lavoro forzato e l’amicizia con Giuseppe Fava, fucilato nel 1945 per aver protestato contro la mancata distribuzione di sale.
Nel diario sono riportate le ultime parole di Fava: “Ma cosa ho fatto per morire così miseramente. Ho due bambine piccole”. Un episodio toccante, assente dai libri di storia, che testimonia gli orrori del nazifascismo. Presenti le nipoti di Fava, che hanno scoperto per la prima volta le circostanze della sua morte.
L’evento, organizzato con il Banco Marchigiano e il Centro Studi Montecosaresi, ha visto interventi dello storico Vito Carlo Mancino e del sindaco Lorella Cardinali, che ha citato Primo Levi: “Comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” La lettura del diario da parte di Daniele Mazzocolo e una canzone dedicata dal cantautore Julian Corradini hanno amplificato l’emozione del pubblico.
Alla fine, i figli di Quattrini hanno consegnato una pergamena alle nipoti di Fava, unendo simbolicamente i due amici in un gesto di memoria e riconciliazione. Il libro “Resistere nello Stalag XIII C – Diario di un sopravvissuto alla deportazione nazista” è stato realizzato da Federico De Marco e Fabrizio Quattrini, pubblicato con Bookness è ora disponibile su Amazon.