RIABILITAZIONE IN CRISI: “LA REGIONE NON CI DESTINA NEMMENO UN EURO”

“All’interno dei 30 milioni annunciati dalla Regione per l’assistenza residenziale e le famiglie, non è stato previsto neppure un euro per i Centri di Riabilitazione delle Marche.” A lanciare l’allarme è Paolo Moscioni, presidente di ARIS Marche, che parla di una situazione “preoccupante” e che “rischia di mettere in crisi tutto il settore”.

La riabilitazione, nelle Marche, è garantita soprattutto da strutture convenzionate, “con un’esperienza e una qualità riconosciute a livello nazionale”. Tuttavia, le tariffe sono ferme da oltre 13 anni, mentre i costi gestionali sono aumentati notevolmente, mettendo a dura prova la sostenibilità economica delle strutture.

“L’attuale situazione non consente nemmeno di rinnovare i contratti”, denuncia Moscioni, con il risultato che figure professionali fondamentali come medici, infermieri, educatori, fisioterapisti e OSS vengono “relegati a operatori di serie B” sotto il profilo economico.

Il presidente ARIS Marche invita la Regione a “farsi carico del problema”, per non abbandonare “un settore così delicato, rivolto a persone di grande fragilità”. E conclude con fermezza: “Vogliamo essere ascoltati e vogliamo risposte concrete. Altrimenti ci vedremo costretti ad azioni eclatanti per sensibilizzare i cittadini”.

A sostenere l’appello, le principali realtà della riabilitazione marchigiana: ANFFAS Macerata, ANFFAS Grottammare, ASP Paolo Ricci, Centro Montessori, Comunità di Capodarco, Fondazione Don Gnocchi, Istituto Mancinelli, KOS Santo Stefano, La Buona Novella, Lega del Filo d’Oro, Villaggio delle Ginestre. Tutte concordi nel dire che i Centri di Riabilitazione delle Marche sono un patrimonio da salvare.

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