REGIONE MARCHE AFFETTA DA PROPAGANDA

“I soggetti fragili la Regione prima li vaccina e poi li dimentica. Sia il Presidente Acquaroli che l’Assessore Saltamartini sbandierano ai quattro media che le Marche sono in testa in tutte le graduatorie regionali sulla vaccinazione compresa quella relativa alla vaccinazione degli anziani. In realtà la Regione Marche (dati di ieri) è al di sotto della media nazionale come percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale (8,38 % nelle Marche contro l’8,74%). Purtroppo a questa Giunta piace tutto ciò che fa propaganda, molto meno tutto quello che fa risposta vera ai bisogni vera dei cittadini.” Uno sfogo amaro quello che il medico in pensione Claudio Maria Maffei pubblica sul suo profilo Facebook.
“Una prova clamorosa di questa dissociazione – scrive Maffei – viene dalla lettera aperta di questi giorni di oltre 160 realtà che operano nel Territorio regionale marchigiano occupandosi delle fondamentali risposte ai problemi di salute di oltre 10 mila cittadini Marchigiani (anziani non autosufficienti, minori, disabili, persone con problemi di salute mentale e di dipendenze). Si tratta di realtà che gestiscono strutture socio-sanitarie in cui lavorano migliaia di cittadini Marchigiani. Queste strutture hanno avuto due grandi emergenze quali l’esodo degli infermieri verso gli ospedali e i posti rimasti vuoti nelle Residenze Protette, cui si aggiunge il problema della copertura insufficiente delle spese sostenute dalle strutture con tariffe sociosanitarie nelle ferme da anni.
Dopo un incontro avuto a fine anno con l’Assessore Regionale alla Sanità, è seguito un silenzio assoluto nonostante tutte le richieste di incontro. Quelle problematiche, ricorda la lettera, se non affrontate con urgenza porteranno alla chiusura certa di queste attività con pesanti ripercussioni sulla assistenza (chi si occuperà di quelle 10.000 e passa persone con problemi di salute gravi?) e sulla occupazione (si parla di migliaia posti di lavoro).
Tutto questo è avvenuto in mesi in cui a livello nazionale Draghi sottolinea in ogni occasione che la assistenza migliore è quella che si da a casa delle persone (le strutture sociosanitarie sono la casa per chi ha esigenze assistenziali non gestibili a domicilio) e che è sui servizi territoriali che il Recovery Plan concentrerà le sue attenzioni e i suoi investimenti. A livello delle Marche invece la Giunta dei servizi territoriali non si interessa, “vendendo” come attenzione al territorio la riapertura dei piccoli ospedali, riapertura che sarebbe un enorme errore da cui speriamo ci salvi un maggior controllo da parte del livello centrale.
Quale sia l’interesse vero nei confronti dei soggetti fragili lo dimostra il fatto che nonostante i ripetuti solleciti la Regione non è ancora in grado di fornire dati attendibili sui decessi per Covid-19 nelle strutture per anziani come pure il fatto che per procedere alla vaccinazione dei disabili si sia aspettato che fosse il livello centrale a dare la disposizione di considerarli una priorità.
Non è accettabile che nella agenda di questa Giunta trovi spazio tutto ciò che fa propaganda e non trovi spazio ciò di cui i cittadini hanno bisogno. La lettera aperta è stata inviata anche ai Sindaci per tramite del Presidente della Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Marche, ai Prefetti, alle Organizzazioni Sindacali oltre che agli organi di stampa e alle televisioni con diffusione locale. Magari adesso la Giunta darà segni di vita e risponderà all’appello.
La vaccinazione è fondamentale e “fa spettacolo”, ma non è l’unica risposta ai problemi di salute dei cittadini. Alle “autorità” gioverebbe fare meno visite ai centri vaccinali e più visite alle strutture sociosanitarie. Magari gioverebbe così anche ai cittadini.”

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