RAPINE IN GIOIELLERIE, SEGNALATI 12 SOGGETTI DI CUI 4 MINORENNI

manetteIl  3 Agosto 2011, tre individui a volto scoperto perpetravano una rapina in danno della gioielleria “Silvi”, in questo centro. Nell’immediatezza uno dei rapinatori, risultati poi essere 4 con il “palo”, E. R. A., all’epoca minore, veniva tratto in arresto. Le indagini immediatamente avviate, attraverso i controlli incrociati effettuati sui tabulati telefonici delle utenze in uso all’arrestato, permettevano di evidenziare che il predetto era parte di una banda organizzata per la commissione di più reati dello stesso tipo. Nel corso dell’indagine, effettuata anche con l’ausilio di supporti tecnici, sono stati raccolti elementi di responsabilità in ordine alla commissione di più episodi e alla preparazione di altre rapine, non effettuate per motivi diversi. Complessivamente sono stati individuati e segnalati all’A.G. titolare dell’inchiesta, la Procura della Repubblica di Macerata, 12 soggetti, dei quali 4 minorenni, compresi i due posti in stato di fermo, risultati autori della rapina a Civitanova Marche, della rapina in danno della gioielleria di PANICHI Attilio in Porto San Giorgio, delle rapine in danno delle gioiellerie Pace e De Sanctis in Pescara, della tentata rapina in Osimo e di un tentativo di rapina in danno di una gioielleria di Giulianova. Da ultimo, lo stesso sodalizio, aveva programmato una rapina presso una gioielleria a Sambucheto di Montecassiano poi non attuata in quanto, sulla scorta degli elementi di riscontro acquisiti da quest’ufficio, 4 componenti della banda, composta da soggetti praticamente incensurati, di giovane età, prevalentemente provenienti da Vieste e Civitanova Marche, venivano tratti in arresto da questo ufficio, dal Commissariato di Fermo, dalla Questura di Pescara e, a seguito di un accidentale controllo, dalla Sottosezione della Polizia Stradale di Bologna. Nel corso dell’indagine si è anche potuto stabilire che, almeno in parte, i preziosi provento delle rapine sono stati probabilmente riciclati tramite la cessione a diversi compro oro della zona di Civitanova Marche. Si è altresì accertata la disponibilità, da parte del gruppo, di armi, vere, ma anche scacciacani riproducenti modelli reali, che sono state sequestrate nel corso dei vari servizi attuati nei confronti dei sodali.

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