RAPINATRICE UCCISA: GLI AMICI, IL SUO PROBLEMA SONO STATI GLI UOMINI SBAGLIATI

“Era una ragazza brava nel suo lavoro e simpatica, con cui potevi parlare, ma il
suo problema è sempre stato uno: uomini e amicizie sbagliati”. A parlare è Lucia, un’ex collega di Rosa Donzelli, la 36enne napoletana freddata mercoledì mattina con un colpo al torace dal titolare della gioielleria ‘Cifola’ di Monte Urano, dove la donna si era resa complice di una rapina a mano armata insieme a altri due banditi, che i carabinieri stanno ancora cercando. Lucia è cameriera in una trattoria di Lido Tre Archi, poco distante da Porto Sant’Elpidio, dove Rosa risiedeva. “Ha lavorato qui per un po’ in cucina e in sala – racconta – e devo dire che era molto brava, precisa, solare, una ragazza sempre pronta alla battuta, forse anche per quella sua napoletanità. Viveva qui vicino e la conoscevano tutti. Purtroppo però ha sempre frequentato uomini sbagliati e i suoi erano giri poco raccomandabili. Per un paio d’anni aveva frequentato un tipo di Foggia (Vincenzo Di Stasi, un pregiudicato di 37 anni; ndr). Da un po’ l’avevo persa di vista”. Stesso ritornello per Marco, titolare di una pizzeria di Porto San Giorgio dove la Donzelli aveva lavorato fino a tre settimane fa come lavapiatti, che descrive Rosa come “insostituibile, esuberante” ma talvolta inaffidabile: “Tante volte – racconta – l’avevo accompagnata a casa; con noi lavorava da novembre ma poi ho dovuto licenziarla perché succedeva che mancasse senza motivo o che arrivasse in ritardo. E poi frequentava persone poco raccomandabili. Non avrei mai pensato però che potesse arrivare a tanto. Mi sento in colpa, perché proprio lunedì volevo chiamarla per darle qualche soldo per le sigarette, sapevo che era in difficoltà. Sono sotto choc perché quello che ha fatto è inconcepibile, come pure la sua morte”. Rosa viveva nelle Marche da 10 anni. Recentemente aveva preso in affitto un appartamento a Porto Sant’Elpidio, nella zona nord della città. “Quando è arrivata da noi – raccontano gli affittuari – ci ha detto di aver avuto un passato difficile e il suo viso mostrava i segni di una vita complicata; dimostrava più anni di quelli che aveva. Era una ragazza riservata e la vedevamo solo per il saldo della mensilità. Di solito la chiamavamo e lei puntualmente pagava l’affitto. L’ultima volta l’abbiamo vista una settimana fa ed era come sempre”. Negli ultimi tempi Rosa si era legata sentimentalmente a un romeno più giovane di lei e qualche tempo prima aveva frequentato un marocchino. Aveva da pochi giorni ottenuto la sentenza di separazione dall’ex marito, un macedone, con cui si era sposata nel 2007. Da una precedente relazione aveva avuto un figlio, ora 13enne, che vive in provincia di Napoli, affidato alla nonna paterna.

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