QUESTURA E COMUNE DIVISI SULLA MEGA SALA SLOT

“La giunta Ciarapica non contrasterà in tribunale l’apertura di una mega sala slot come invece farà la Questura.” A darne notizia il capogruppo del Pd Giulio Silenzi che spiega: “Oggi come tre anni fa, l’amministrazione non si costituirà in giudizio nel ricorso presentato contro Ministero dell’Interno e Questura di Macerata e nei confronti del Comune di Civitanova, da società che hanno chiesto l’autorizzazione ad aprirne una in via Pellico. Un comportamento da Ponzio Pilato che dice quali siano le priorità di questa giunta: tra queste sicuramente non la lotta alla ludopatia, in una città che le statistiche tratteggiano tra le prime in regione per giocate pro capite. Numeri da allarme sociale che dovrebbero indurre la politica almeno a dotarsi di un Regolamento comunale che disciplini (e contrasti) la diffusione delle sale slot, ma la giunta lo tiene da tre anni nei cassetti e nel frattempo delibera per varare (atto n. 323 del 9 agosto 2018) la discrezionalità nella valutazione della distanza minima di 500 metri tra le sale slot e i luoghi sensibili (bancomat, scuole, chiese) stabilita dalla legge regionale, introducendo un nuovo indirizzo sui criteri di valutazione, in seguito bocciato dal Questore di Macerata che ad entrambe le istanze di apertura – la prima del 2018 (sul ricorso dei privati, la Questura ha vinto sia al TAR che al Consiglio di Stato), la seconda del 2021 – ha risposto con un diniego. La Questura si è costituita in giudizio e affronterà in tribunale, insieme al Ministero dell’Interno, i ricorsi presentati dai privati. Il Comune no e la scelta l’ha fatta il plenipotenziario segretario generale, il quale ha escluso l’interesse della giunta a costituirsi contro la ditta che vuole aprire una mega sala slot. Un atteggiamento che non contrasta e quindi favorisce la diffusione del gioco con le videolottery e le macchinette, attraverso cui tanta gente si sta rovinando. Una realtà preoccupante ma di scarso interesse per Ciarapica e il suo entourage, riusciti a portare perfino Antonio Tajani ad inaugurare i locali, oggi attrezzati a bar, nei quali i privati vorrebbero aprire la mega sala slot. Un europarlamentare e coordinatore nazionale di FI, partito di Governo, che inaugura un locale a cui si voleva dare una destinazione che ha generato una causa contro il Ministro dell’Interno! E’ capace di tutto Ciarapica. Perfino di sconfessare l’ex questore Antonio Pignataro. Fu lui a dire il primo no all’apertura della sala slot in via Pellico e a seppellire quindi la delibera della giunta sui criteri interpretativi della distanza minima e prima di lasciare Macerata fece capire di tenere molto alla approvazione del nuovo regolamento cittadino sul gioco d’azzardo. Ma Ciarapica ha fatto orecchie da mercante. Pignataro andava bene per mandare via gli zingari, ma nella lotta alla ludopatia il suo impegno e le sue richieste sono stati ampiamente traditi.”

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