PROSEGUE LA QUERELLE SUI PASS, AD INTERVENIRE E’ L’ASSESSORE CECCHETTI

image172“I pass esistono (e sono in uso) nella quasi totalità dei comuni d’Italia per agevolare il lavoro di chi fa parte dell’amministrazione: i consiglieri, gli assessori e gli altri amministratori. Molti di loro passano parecchie ore in comune e farli pagare ogni giorno, sarebbe veramente oneroso. Nel rispetto delle opinioni, si puo’ discutere su questo permesso che, lo ricordo, è legale e previsto, ma non nei modi strumentali e distorti con i quali è stato presentato sulla stampa. Ciò alimenta una visione assai parziale di chi fa parte dell’amministrazione, alimentando un odio e un disprezzo, non solo ingiustificato, ma pericoloso e di nessuna utilità ai cittadini. In ogni luogo dove si lavora o si esercita una funzione pubblica, c’è il buono e il cattivo, ma l’impegno e la dedizione della maggior parte degli amministratori civitanovesi superano di gran lunga le criticità: tutto e’ migliorabile, ma l’attacco indiscriminato e spesso condotto nell’assoluta ignoranza dei fatti non dovrebbe essere il metodo di analisi e valutazione delle cose fatte e soprattutto delle persone. I Consiglieri a 5 Stelle non usano i pass per scelta in linea con le loro convinzioni, la loro è una scelta, appunto, non un merito particolare. D’altro canto molti consiglieri di altre liste o partiti, il giorno dopo i consigli comunali (che spesso durano fino alle 2,le 3 del mattino), non usufruiscono dei permessi sul lavoro (anche questi previsti per legge), per non pesare, con un’assenza dal lavoro, sulla comunità. Questo non è mai stato pubblicizzato, forse è stato un errore.
Queste esternazioni sulla stampa, sono solo spot pubblicitari, non sono sostanziali: fanno parte di un metodo. La violenza e le minacce (macchine danneggiate, insulti, ecc.) espresse nei commenti più che indignarmi mi addolorano: la citta’ e il paese non hanno bisogno di questo. Poi c’è l’aspetto di pura menzogna: non c’è stata nessuna corsa all’accaparramento di pass, chi l’aveva lo ha (e mi dicono che alcuni lo restituiranno), chi non lo ha mai richiesto, come me, non lo ha. Punto. Personalmente non mi appunto nessuna medaglia per non averlo richiesto: abito a solo un chilometro da palazzo Sforza e con la bella stagione vado in bici, cosa che invito tutti a fare per ridurre traffico e inquinamento. Quanto alle critiche sul “non fatto”, mi metto a disposizione di chiunque, per un colloquio esaustivo, non strumentale e soprattutto non ”pubblicitario”, su quello che si è’ portato avanti e cio’ che è rimasto al palo, a cominciare dalla delibera di ricusazione del viadotto. Certe spiegazioni, per essere veramente compiute, hanno bisogno di tempo e uno spazio in rete non è sufficiente. Soprattutto richiederebbe la volonta’ di leggere un documento assai esteso. Veramente dispiaciuta del livello molto basso a cui si adegua la stampa locale per vendere qualche copia in più.”

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