PREZIOSI AL ROSSINI CON IL SUO “MESTIERE DI AMARE. OMAGGIO A CESARE PAVESE”

alessandro-preziosiMercoledì 10 marzo Alessandro Preziosi, fra i volti più amati dello spettacolo italiano, talento poliedrico che si divide tra teatro, cinema e televisione, conclude al Teatro Rossini di Civitanova Marche la sezione dedicata al teatro del Convito 2009.2010, la stagione dei Teatri di Civitanova. “Il mestiere di amare. Omaggio a Cesare Pavese”, è il titolo del recital in cui, con grande sensibilità artistica, Preziosi propone un percorso dedicato allo scrittore: un lungo racconto, attraverso poesie e lettere, sulla comunicazione con le donne e col mondo e sulla solitudine.
Dopo Civitanova, Alessandro Preziosi sarà ancora in scene nelle Marche giovedì 11 marzo al Teatro delle Energie di Grottammare con un altro recital dal titolo Le confessioni di Sant’Agostino (informazioni 0735 739240 – inizio spettacolo ore 21.30).
Il mestiere di amare prende in prestito il titolo dal diario Il mestiere di vivere che iniziato il 6 ottobre 1935 durante il periodo del confino, accompagna Cesare Pavese fino al 18 agosto 1950, nove giorni prima della sua prematura scomparsa, e diventa a poco a poco strumento privilegiato cui affidare i pensieri sul proprio mondo di poeta, scrittore e di uomo e, soprattutto, le confessioni ultime su quei laceranti tormenti intimi che segnavano la sua vita.
Cesare Pavese ha messo in gioco tutto se stesso con il vigore e la fermezza con i quali riconosceva, pochi giorni prima di morire, di avere “dato poesia agli uomini”; ha “fatto” cultura nel senso proprio, più creativo, del termine, imprimendole una serie di spinte dagli effetti di lunga portata; è stato, insomma, un protagonista della vita intellettuale, al centro di una rete di relazioni e amicizie che compongono sotto gli occhi di chi le osserva la geografia di quel che di meglio è stato scritto e detto in Italia tra le due guerre e anche dopo.
Il recital, come si propone il titolo, intende ripercorrere le analogie, le interconnessioni tra questo mestiere della scrittura che ha sempre impegnato Pavese fin dalla adolescenza con il suo rapporto con il mondo femminile, con le donne, rapporto spesso amaro, disperato, sarcastico, raramente sereno e mai felice, attraverso lettere, note, poesie e brani del diario mettendo in risalto la vera tensione di Pavese verso una letteratura che sia «difesa contro le offese della vita».
La poesia e la donna strette, avvinte, fuse in un unico grido che percorrerà tutta la sua vita. L’amore è la chiave che ci consente di entrare nel laboratorio poetico di Cesare Pavese e di scoprire le sue corde più intime nella fisica, a volte violenta drammaticità di molte delle sue pagine fino alla tragica epigrafe che chiude il diario di scrittura e vita «non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, infermità, nulla».
Per informazioni: Teatro Rossini 0733 812936, Amat 071 2072439, www.amat.marche.it <http://www.amat.marche.it> .
Inizio spettacolo ore 21.15.