POPSOPHIA SI PREPARA AL WEEK END DELLA FICTION

Chi sono quei 10 milioni di italiani che guardano il Grande Fratello, quei 10 milioni che con lo share premiano le fiction popolari, i talk show, i tronisti? Ogni forma di cultura è lo specchio della società che la manifesta: è così per l’arte, per la letteratura, per la musica e quindi non fa eccezione la tv. Oggi il talk show, i reality hanno ‘inaugurato’ un nuovo modo di fare televisione, quasi dal buco della serratura. E lo spettatore, novello voyeur, spia le vite altrui attraverso l’uso del telecomando. È sulla verosimiglianza che si crea il successo di numerose fiction destinate alla tv. Personaggi, storie, battute e consuetudini che potrebbero appartenere al nostro vissuto o al contrario storie al limite della realtà (Lost) o del politically correct che ci portano ad amare personaggi estremi, strabordanti, cinici, maleducati, così surreali e fastidiosi da essere adorabili. Il Dottor House è ad esempio un contemporaneo superuomo, un redivivo Zarathustra che si eleva al disopra di tutto e di tutti, a volte perfino della scienza, che agisce al di là delle categorie del bene e del male. Perché alla fine che ci importa se la finzione è più reale della realtà?
Il week end della fiction comincia venerdì con la rassegna ‘Pensare il futuro’ di cui la scorsa settimana è stato ospite Remo Bodei, in una magistrale lectio sull’innovazione e la creatività della moda. Questa volta, sempre al Lido Cluana, è atteso Massimo Cacciari. Il filosofo ed ex sindaco di Venezia intratterrà la platea con un contributo preparato per Popsophia sul rapporto fra reale e virtuale dal titolo ‘Fingere’.

Il programma del festival continua poi in centro città con la Danza Urbana. In Piazza XX Settembre, alle ore 23.30, proseguono le Passeggiate Mentali: ‘I buchi neri’ con Franco Rustichelli, presso la galleria Per mari e Monti che inaugura per la fiction una mostra a tema con la performance la finzione nell’opera di H.H.Lim. In Corso Vittorio Emanuele, presso la libreria Mondandori, prende il via alle ore 23.30 la terza serata di Tricolore, rassegna dedicata all’Unità d’Italia. Parlerà Eleonora Marsili sul tema “I notabili e Giacomo Ricci”.

Ospiti illustri sabato e domenica a Civitanova Alta dove le arti si esprimono nelle Grandi Mostre e la quotidianità si fa filosofia per cercare di capire, in questo week end, quale sia il pensiero nella società dello spettacolo e quali siano i miti moderni raccontati in questa epoca e ispiratori di questa umanità. Pop spettacolo in piazza della Libertà con Aldo Busi che parlerà del rapporto fra realtà e reality, con la schiettezza cruda e sincera che lo contraddistingue. Busi analizzerà i meccanismi dei reality show e il loro rapporto con la verità oltre lo schermo della telecamera.

Alla Popfilosofia invece saranno dedicati gli incontri del Chiostro di Sant’Agostino con Michele Di Francesco, esperto di filosofia cognitiva e della mente e preside della Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele, che cercherà presenterà una tesi originale e vicina a tanta filmografia di fantascienza, da Blade Runner in poi, ovvero ‘Siamo tutti cyborg?’.
Nel cuore della pop filosofia si continua con il secondo tema della serata: ospite Simone Regazzoni, l’autore per antonomasia della pop filosofia che ha regalato al Festival una pubblicazione inedita dal titolo ‘Manifesto della Popfilosofia’ che segue l’altra opera critica realizzata per il festival da Umberto Curi. Le due pubblicazioni edite da Popsophia rappresentano le “bibbie” concettuali attorno alle quali ruotano le tematiche della kermesse. Sabato Regazzoni farà una lectio introduttiva su che cosa sia la pop filosofia mentre domenica interpreterà in chiave filosofica la costruzione della serie tv Lost, sospesa fra razionalità e mistero, salti temporali e costruzione narrativa.
Quante volte da bambini sarà capitato di chiedersi: ma a che serve la matematica? Bene, al giardino della scienza Giorgio Bolondi, docente dell’Università di Bologna ci risponde che “non serve proprio a niente”. Un paradosso ed un gioco logico partito da una provocazione che dà anche il titolo al suo libro, Giorgio Bolondi, presidente della commissione italiana per l’insegnamento della matematica, parla di scienza e soprattutto di matematica,di come questa materia non debba essere confinata nelle aule scolastiche.

Domenica 31 luglio
Arriva a Civitanova Alta un volto amico della televisione, uno studioso di storia della musica che conosce gli aneddoti ed i retroscena della storia della tv. Vincenzo Mollica sul palco del main stage di Piazza della libertà metterà a sistema la passione per la tv, per la musica e per i fumetti con una discussione dal titolo “Viva l’Italia”. Con lui sul palco anche Leo Turrini, giornalista di QN e autore fra gli altri di autore di numerosi libri fra i quali “Emozioni. Lucio Battisti: vita, mito, note” (con Tullio Lauro, Zelig, 1995), “Battisti. La vita, le canzoni, il mistero” (Mondadori, 2008). Si continua con l’analisi filosofica delle serie tv nel chiostro di Sant’Agostino dove sempre domenica Simone Regazzoni prima e Carola Barbero poi affronteranno “Lost” e “Sex and the city e la filosofia”. Dai dispersi della misteriosa isola che nasconde segreti e accadimenti irrazionali, alla leggerezza e frivolezza delle single di Manhattan.
Al caffè letterario appuntamento con l’architettura. Che cos’è finzione in architettura? Manuel Orazi e Pippo Ciorra raccontano Las Vegas e immaginano come sarebbero (o come sono) le città “Senza architettura”.

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