POPSOPHIA: L’ASSOCIAZIONE RISPONDE A RECCHIONI. PER IL PD BISOGNA PARLARE DEI COSTI E NON DI QUERELE

839176-popsophia“Il signor Recchioni la prende con filosofia e fa bene perché la filosofia è una cosa seria”. Così il legale dell’Associazione Popsophia Vando Scheggia risponde ad Antonio Recchioni di Città Nuova che nei giorni scorsi, in occasione di un incontro promosso dal Pd su tematiche culturali, aveva annunciato un possibile interesse per Popsophia da parte di un comune dell’anconetano. Cosa questa non gradita dall’associazione che ha subito replicato “ la notizia da lui (Recchioni ndr) data era che il marchio di Popsophia sarebbe stato venduto a un comune dell’anconetano. Adesso parla di “opzione” per il festival del 2012 da parte di un comune. Le due cose sono, ancorché entrambe false, del tutto diverse come ognuno può intendere. Resta il fatto che la prima e più grave affermazione ha provocato i notevoli danni denunciati, il cui risarcimento sarà richiesto nelle sedi più opportune. Questi i fatti, “il resto è noia” come canta uno dei nostri ‘guru’ di riferimento”. Ferma restando dunque la volontà da parte dell’Associazione di proseguire per vie legali, nel dibattito è intervenuto il Pd civitanovese il quale sostiene che la minaccia di querele è “cosa fuori luogo” piuttosto sarebbe meglio parlare di costi. “Il sindaco -hanno sostenuto Francesco Micucci, Sergio Cognigni, Stefano Ghio e Giorgio Palombini nel corso di una conferenza stampa- non ha ancora risposto alle sollecitazioni fatte a maggio scorso e rinnovate il 5 settembre, in cui chiedevamo il consumtivo delle spese di Popsophia, la opia dei contratti dis sponsorizzazione, il numero delle persone assunte e il criterio di selezione adottato. Con la scusa che c’erano le ferie, non sono stati in grado nemmeno di fornire le fotocopie degli atti richiesti. Poi resta da chiarire anche la vicenda del marchio; da chi è composto il Direttivo dell’Associazione No-profit: se ci sono esponenti del Comune, personaggi di spicco della cultura cittadina o soltanto maceratesi? Risposte che serviranno a capire se Civitanova è considerata solo una piazza da sfruttare perché appetibile sotto tanti aspetti, anche quello culturale”.

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