Dalla A di azione, passando per scelta, informazione, lavoro e collaborazione. Sono alcune delle parole che lo studioso di fama mondiale, Zygmunt Bauman, per la prima volta nelle Marche, ha scelto per la sua lectio sul futuro che ieri a Civitanova Alta, ha fatto registrare un pienone. L’intellettuale polacco, trapiantato in Inghilterra, ha intrattenuto il numerosissimo pubblico con le sue teorie sulla modernità liquida. Bauman è stato in grado di prevedere con anticipo e lungimiranza alcune delle dinamiche sociali a cui assistiamo ancora oggi. In piazza della Libertà, ha spiegato cosa ci attende in questi anni, tra paure e declino, ipotizzando una via di uscita.
Dopo Derrick De Kerkhove e il suo punto di vista del futuro osservato attraverso la lente distorta della rete e della condivisione, e Marc Augè, è stato Bauman a chiudere la serie dei pensatori internazionali del Festival che si avvia a vivere il suo ultimo week end con decine di appuntamenti.