L’ordinanza urgente di divieto di utilizzo dell’acqua per scopi potabili distribuita dal civico acquedotto a Civitanova resta vietata fino a disposizione di revoca. Un giorno è ormai passato e sicuramente ne passerà un altro e un altro ancora. E a questo punto una domanda diventa d’obbligo: perché è necessario così tanto tempo per sapere se l’acqua di Civitanova può tornare potabile o meno?
A seguito dell’ordinanza sindacale la prassi prevede che il Servizio di Igiene della sanità pubblica dell’Area Vasta 3 faccia una verifica ufficiale per stabilire la potabilità dell’acqua. L’Asur preleva un campione che consegna all’Arpam che a sua volta esegue le analisi. Se sono di tipo battereologico, l’Arpam ha bisogno di 48 ore (tempo indispensabile) per consegnare i risultati; se sono di natura chimica (metalli pesanti, pesticidi, ecc.) i tempi si allungano.
L’Arpam avrà i prelievi sabato alle ore 10, in quanto la giornata di venerdì è stata necessaria per “spurgare” tutta l’acqua contaminata soprattutto dalla terra. Per questioni tecniche e di tempi obbligati per le analisi, prima di lunedì o martedì i civitanovesi non potranno fare altro che prelevare l’acqua dalle autobotti dislocate in varie zone della città o utilizzare acqua minerale in bottiglia.