PER NON DIMENTICARE…

olocausto21Stamattina in redazione abbiamo ricevuto una mail e subito la nostra attenzione è stata attirata da due diversi punti. Il primo, una frase del generale Dwight D. Eisenhower, Supremo Comandante delle Forze alleate che incontrando le vittime dei campi di concentramento, ordinò ai suoi soldati di fare il maggior numero di foto possibile, di fare filmati, di registrare i testimoni perché disse “in qualche momento della storia, qualche idiota potrebbe sostenere che tutto ciò non è mai successo!” e poi proseguendo nella mail: “recentemente il Regno Unito ha rimosso l’Olocausto dai suoi programmi scolastici perché ritenuto “offensivo” nei confronti della popolazione mussulmana che afferma che l’Olocausto non è mai esistito”. Dopo un primo momento di sconcerto e spinti dalla rabbia per una simile eventualità, ci siamo presi la briga di verificare la notizia, che se confermata avrebbe fatto fare un balzo all’indietro al genere umano al punto da farci meritare l’epiteto di ominidi. Per fortuna e grazie ad internet, il nostro sconcerto è durato poco. E’ da metà aprile del 2007 infatti che gira quella che fortunatamente oggi possiamo definire una leggenda metropolitana. L’Olocausto continua a far parte eccome dei programmi scolastici britannici. L’equivoco sembra essere nato perché qualcuno ha interpretato male la segnalazione fatta sul quotidiano inglese The Guardian dove si parlava di un singolo dipartimento di storia di una singola scuola che aveva tolto l’Olocausto dal proprio programma. Dunque, l’insegnamento dell’Olocausto è e rimane obbligatorio per tutti gli studenti dagli 11 ai 13 anni. Abbiamo tirato un sospiro di sollievo nel verificare l’infondatezza della notizia, però ringraziamo comunque chi ci ha inviato la mail perché ci ha dato la possibilità di riparlare di quell’orrore fatto di 6 milioni di ebrei, 20 milioni di russi, 10 milioni di cristiani, 1.900 preti cattolici assassinati, massacrati, violentati, bruciati, morti di fame e umiliati. Un’orrore che guai qualcuno provi a dimenticare perché si renderebbe complice, anche a distanza di 60 anni, di un assassinio nei confronti dell’UMANITA’.

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