PER GERARDO IMBRICE, MORTE QUALE CONSEGUENZA DI FRATTURE CRANICHE E COSTALI

Morte quale conseguenza di alcune fratture craniche e costali. E’ l’esito dell’autopsia eseguita sul corpo di Gerardo Imbrice, l’uomo di Cerignola morto domenica scorsa precipitando da un balcone al primo piano di una palazzina a Lido Tre Archi di Fermo. Escluso il decesso per un malore. La procura aveva aperto un fascicolo per far luce sulla vicenda. Secondo una prima ricostruzione della polizia, Imbrice – un tempo legato alla Sacra corona unita – si sarebbe introdotto, passando dal terrazzo, nell’abitazione di un suo conoscente allo scopo di prendere qualcosa che ora gli investigatori stanno cercando di individuare, e, per farlo, avrebbe forzato la porta-finestra dell’appartamento. In passato l’uomo era rimasto coinvolto in diverse maxi operazioni. La salma è stata tumulata nella cittadina d’origine.

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