PEDOFILIA: IL ‘CHILD GROOMING’ LA NUOVA FRONTIERA ABUSI SU WEB

pedSi chiama ‘Child grooming’, dal gesto di accarezzare il pelo che gli animali si scambiano fra loro, la nuova frontiera degli abusi sessuali sul web ai danni di minori. In Italia non è ancora perseguito come un illecito penale, ma indagando su una serie di attività manipolatorie per stabilire un contatto emozionale con un minore e abbassarne le difese, per poi sfruttarlo sessualmente, la Polizia postale delle Marche ha potuto denunciare tre adulti per reati connessi al grooming. Un operaio di 35 anni, residente in Piemonte, ha agganciato in chat un bambino di dieci anni della provincia di Ancona, tentando di spingerlo a compiere atti sessuali via web. I genitori del piccolo per fortuna si sono accorti in tempo di quanto stava accadendo, e si sono rivolti alla polizia: l’uomo é stato denunciato a piede libero. E’ invece indagato per minacce e tentata violenza un abruzzese ‘collezionista’ di foto e filmini provocanti di ragazzine, adescate su Msn. Minorenni che, pressate dalle sue richieste sempre più esigenti, si sono fatte fotografare seminude sotto la doccia, magari con stivali e piumino. Se non lo avessero accontentato, l’uomo le minacciava di spedire le foto ai loro fidanzatini. Una ragazzina ha raccontato tutto in famiglia, e fra le numerose vittime del pedofilo la polizia postale ne ha individuata una anche nelle Marche. Ha 17 anni, e si era fatta riprendere con la webcam. Il terzo indagato è un ragazzo marchigiano, maggiorenne, che ha filmato di nascosto un rapporto sessuale con la fidanzatina diciassettenne: quando lei lo ha lasciato ha diffuso le immagini in rete attraverso un social network. Individuato da Polposta e Carabinieri, è indagato per produzione e diffusione di materiale pedopornografico. Il grooming corre anche nelle principali piattaforme di giochi elettronici on-line e perfino nei siti di poker on-line.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *