“Il Pd condivide la decisione del Sindaco sul caso De Vivo. Le dichiarazioni di Corvatta interpretano il sentimento del partito e della coalizione, che ha improntato la sua azione di governo all’insegna della correttezza e del rispetto tra i suoi consiglieri, i suoi amministratori e nei confronti di tutte le componenti istituzionali e della città. De Vivo, con il suo Comportamento, è venuto meno, e non da ora, a questi principi in una escalation di provocazioni e protagonismo inaccettabili che lo hanno messo al di fuori dell’alleanza e costretto il Sindaco a reagire. Le decisioni si prendono sempre con un confronto collegiale e l’unità della coalizione è rappresentata dal Sindaco che agisce con una spiccata sensibilità democratica nel rispetto di tutte le forze politiche di maggioranza.”
Da Pierpaolo Rossi, capogruppo “Uniti per cambiare”:
Riguardo al caso “De Vivo”, come capogruppo in Consiglio, mi sento in una
posizione decisamente scomoda.
Non posso che accettare e sommariamente condividere le dichiarazione del
Sindaco: la decisione di prendere le distanze da De Vivo è condivisa
sicuramente da gran parte della “maggioranza” e credo proprio che Tommaso abbia interpellato anche i responsabili politici dei partiti e delle liste che
appartengono alla maggioranza di governo. Sono convinto però che la situazione, pur di non facile gestione, abbia raggiunto livelli esagerati e che in qualche modo se ne sia perso il controllo.
Ho sempre cercato un dialogo schietto con Livio e, pur ammettendo un comportamento sempre corretto nell’ambito delle attività consiliari, ho sempre evidenziato allo stesso Livio il mio disaccordo per il suo atteggiamento non altrettanto irreprensibile al di fuori dell’aula consiliare: non faccio
riferimento alle sue note vicende personali, che non mi permetto di giudicare
pubblicamente, ma ad alcune sue rivendicazioni (che avrebbe dovuto esternare anche nelle riunioni di maggioranza) che, seppur probabilmente legittime nel merito, nel metodo hanno invece spesso travalicato il limite della “decenza”, della correttezza, del rispetto altrui e di una dignità istituzionale che una figura rappresentativa come quella del consigliere comunale richiede.
Per questo l’auspicio da parte mia è che ogni parte in gioco si renda al più
presto disponibile a fare un passo in dietro in nome di un progetto politico
amministrativo nato per dare un cambiamento ad un modo di governare la città che aveva caratterizzato gli ultimi vent’anni e concretizzatosi la scorsa
primavera con la “vittoria” del centro sinistra.
Sono sicuro che Livio confermerà la correttezza dimostrata sino ad ora in aula
e che, controllando alcuni suoi “teatrali” atteggiamenti pubblici, riuscirà a
ricucire uno strappo che purtroppo, per ora, fa solo contenta l’opposizione di
centro destra (che più di una volta si è presa gioco di lui votandolo in
occasione delle nomine per le commissioni consiliari) e qualche “amico
ateniese” che cerca di usarlo come cavallo di Troia per incrinare gli equilibri
di governo.”