PARCAROLI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MACERATA MA NON TUTTI I CONSIGLIERI DI CENTRO DESTRA LO HANNO VOTATO

Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli è stato eletto nuovo presidente della Provincia di Macerata.​ Le elezioni di secondo livello svolte sabato 18 dicembre hanno visto la partecipazione di 554 su 719 elettori. Si tratta di sindaci e consiglieri dei Comuni della provincia e ogni consigliere ha un peso elettorale diverso a seconda degli abitanti della sua città. Pertanto i giochi sono definiti già in partenza in quanto si presume che ognuno voti per il proprio schieramento di appartenenza. Questa volta le cose non sono state così scontate. Per Parcaroli il risultato è stato deludente in quanto sulla carta avrebbe dovuto vincere con oltre il 65% di voti ed invece nel segreto dell’urna non tutti i consiglieri gli hanno riconosciuto quell’autorevolezza di fare il capo del centrodestra in provincia. Ha ricevuto poco più del 57% e il centrosinistra, dove fino a poche settimane prima del voto, molti amministratori pensavano di fare una lista tutti insieme tipo modello Cosmari, hanno invece presentato Mariano Calamita, sindaco di Appignano, con una lista di candidati di centrosinistra. A sorpresa, Calamita ha ottenuto​ 219 voti tra i quali quelli di alcuni scontenti del centrodestra. Perciò il centronistra che secondo i conteggi precedenti alle votazioni avrebbe dovuto prendere solo 3 consiglieri, ne ha ottenuti 5. Mentre il centrodestra ne ha presi solo 7. Questo il dato politicamente più significativo. A Civitanova il centrosinistra non ha presentato candidati ma ha convogliato i propri voti su Bravi di Recanati che è stato il primo degli eletti sia di destra che di sinistra (circa 9 mila voti). Per il centrodestra si presentava Claudio Morresi di Forza Italia, presidente del consiglio Comunale di Civitanova e fedelissimo di Ciarapica che pur potendo contare su ben 17 voti dei consiglieri di maggioranza di centro destra a Civitanova e altri 2 di Forza Italia a Macerata (voti cosiddetti “pesanti”), si è dovuto accontentare del quarto posto superato da consiglieri di Fiastra, Appignano, Treia, in quanto invece di essere 19 i voti sono stati 8. Questo significa che la maggior parte dei consiglieri di Civitanova non lo ha votato.
Un sistema elettorale particolare quello per le province risultato di un processo di eliminazione restato a metà. Fatto sta che comunque i poteri sono di molto ridotti ma forse Parcaroli che ha già annunciato di voler fare cose grandiose, questo non lo sa!

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