PACIOTTI-COMUNE DI CIVITANOVA, DOPO LE ROSE E’ TEMPO DI SPINE

cesare_paciotti_5407Dal teatro in tribunale. Potremmo sintetizzare così i rapporti negli ultimi mesi tra Cesare Paciotti e l’amministrazione Comunale di Civitanova Marche. Sono infatti trascorse soltanto poche settimane da quando, in occasione delle nozze celebrate al teatro Annibal Caro con annesso buffet, l’amministrazione comunale civitanovese si ergeva a paladino del suo “illustre figlio” Cesare Paciotti tacciando quanti si dicevano contrari alla concessione del Teatro “per il bivacco” di ingratitudine. Ora apprendere della tensione nel rapporto Paciotti-Comune al punto da varcare le soglie di un tribunale, lascia basiti e allo stesso tempo fa anche un po’ sorridere. Veniamo ai fatti. Nel 2008 entra in vigore la legge 114/98 che vieta di effettuare vendite promozionali all’interno delle aree industriali a meno che nell’edificio dove avviene la vendita non vi sia anche la produzione. Un controllo effettuato dai vigili urbani evidenziò che l’outelet Paciotti che si trova nella zona industriale A era in violazione e di conseguenza fu elevata all’azienda Paciotti una sanzione amministrativa di 5.000 euro. La Paciotti decise a quel punto di ricorrere e nel 2009 il giudice di Pace di Civitanova si espresse a favore del Comune. La decisione però non ha convinto la Paciotti che ha scelto di andare avanti facendo ricorso in secondo grado al tribunale di Civitanova.
Il Comune ora si è costituito in giudizio nominando l’avvocato Mario Perugini, costo questo che tra l’altro, si aggiungerà alle tante spese legali già affrontate per altre vicende dal Comune e che nel primo semestre ha fatto già sborsare 193.103 euro di cui un quarto proprio per le consulenze legali. Da evidenziare la dichiarazione rilasciata dall’assessore al bilancio Claudio Morresi il quale ha affermato: “ Nonostante con la ditta Paciotti ci siano buoni rapporti, abbiamo ritenuto opportuno per l’ente procedere ulteriormente nella vicenda per dare un segnale di trasparenza ed equità dopo le tante polemiche sorte per l’affitto del teatro Annibal Caro in occasione del matrimonio di Marco Calcinaro (nipote di Paciotti ndr). Leggendo quanto dichiarato dall’assessore infatti, una domanda sorge spontanea: se non ci fossero state tutte le polemiche sul teatro, il Comune visti i “buoni rapporti”, avrebbe forse chiuso un occhio?

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