OMICIDIO REA, L’UOMO CHE HA CHIAMATO IL 113 AVEVA UN INFLESSIONE TERAMANA

L’uomo che ieri pomeriggio ha avvertito il 113 per segnalare il corpo di
Carmela Rea ha chiamato da una cabina telefonica pubblica del centro di Teramo, intorno alle 15. Se è stato davvero lui a scoprire il cadavere, ha impiegato circa mezz’ ora per percorrere i 18 chilometri in auto prima di dare l’ allarme. L’uomo avrebbe parlato con voce tranquilla. Aveva un’inflessione teramana e ha fornito i dati del luogo dove si trovava il cadavere. Poi ha subito riappeso. La polizia è comunque riuscita a risalire all’apparecchio usato dall’anonimo e ora sta verificando se vi siano telecamere nella zona per poter eventualmente identificarlo. Intanto si è tenuta nel pomeriggio l’autopsia sul corpo della 22enne. Sul fronte delle indagini, gli investigatori stanno setacciando diversi casolari abbandonati tra Ascoli e Ripe, in quanto vogliono verificare se il corpo sia stato nascosto dopo l’omicidio in un luogo diverso da quello dove è stato trovato. Non si esclude che possa esservi stato trasportato in un momento successivo all’omicidio.

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