Era gremita stamattina la chiesa di San Gabriele. Una folla ha dato l’addio a Lucia Montanari, a 44 anni uccisa da una leucemia contro cui per un anno ha combattuto. Era una giovane madre di due bambini, era una donna molto conosciuta e stimata in città. Gestiva, con i familiari, lo storico chalet Attilio sul lungomare nord e aveva lavorato come avvocato al Comune di Fermo. Una funzione funebre commovente, con amici e conoscenti stretti intorno ai due bambini e al marito Roberto Andreoli. C’erano gli operatori balneari della città, le associazioni di categoria, con l’Abat che ha avviato una raccolta di fondi per effettuare una donazione all’Ail, nel ricordo di Lucia. Che lascia un segno della sua pur breve vita in tutti quelli che l’hanno amata. Una donna positiva e generosa, nel lavoro come nel privato, che non ce l’ha fatta a vincere la battaglia contro la malattia, eppure combattuta con tutte le sue forze. La testimonianza piu’ commovente della cerimonia quella di chi come lei ha vissuto il calvario all’ospedale. E’ stato il marito di una donna che con Lucia era ricoverata al San Raffaele di Milano a leggere dal pulpito, per conto di sua moglie, uno straziante addio.