E’ proseguito in Corte d’assise, a Macerata, il processo per l’omicidio del tunisino di 25 anni Lofti Draief, ritrovato agonizzante nelle campagne a ridosso dell’hotel House di Porto Recanati nel novembre del 2010 e poi morto in ospedale. Alla sbarra un connazionale della vittima, Faycal Ben Alì, di 35 anni, e una 21enne ucraina, Ganna Prokofyeva, mentre altri tre imputati vengono giudicati con rito abbreviato. L’omicidio sarabbe maturato nel contesto di una vendetta per il controllo dello spaccio di stupefacenti. Secondo il medico legale che eseguì l’autopsia, il colpo mortale venne inferto al volto, con la frattura anche della mandibola. Forse un pugno, o un calcio sferrato con estrema violenza, quando Draief era già in ginocchio o seduto a terra. Tra le altre testimonianze, quella della fidanzata della vittima, che ha escluso qualsiasi movente passionale, e si è detta certa che il suo compagno sia stato ucciso per vendetta. La prossima udienza si terrà il 23 aprile.
