NOVE AZIENDE SOSPESE PER LAVORO SOMMERSO. 24 I LAVORATORI IN NERO DI CUI 6 MINORENNI

lavoratori-in-neroUna vasta operazione del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro (NIL) della Direzione Territoriale del lavoro di Macerata congiuntamente agli Ispettori del Lavoro del Servizio Ispezione Lavoro (SIL) della stessa DTL, a contrasto del lavoro sommerso e illegale, nonché dell’abusivo esercizio della professione di parrucchiera, quale ulteriore contrasto all’abusivismo nel settore della estetica, dopo l’importante intervento congiunto con i Carabinieri di Civitanova Marche e del NAS di Ancona che aveva portato alla scoperta di 2 lavoratori in nero e di 4 esercenti abusivamente la professione.
Gli accessi ispettivi sono stati coordinati dal Direttore, dott. Pierluigi RAUSEI, e operativamente diretti dal Comandante del NIL, Maresciallo Martino Danilo DI BIASE, e dal responsabile del SIL, dott. Maurizio BATTISTELLI.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato e gli Ispettori del Lavoro hanno effettuato questa nuova importante operazione di vigilanza, soprattutto notturna, che ha riguardato complessivamente 9 attività imprenditoriali e specificamente 7 laboratori di manifatture (2 confezioni abbigliamento, 3 tomaifici, 2 borsettifici) e 2 pubblici esercizi (parrucchiera e ristorante), tutti a titolarità cinese tranne il ristorante di cucina etnica gestito da italiani. Le attività sono situate nel territorio dei Comuni di Civitanova Marche, Monte San Giusto, Morrovalle e Macerata.
Nelle operazioni sono stati trovati intenti al lavoro ben 24 (ventiquattro) lavoratori completamente “in nero”, fra i quali ben 6 minorenni e uno straniero privo di idoneo permesso di soggiorno, su un totale di 36 (trentasei) lavoratori trovati intenti al lavoro, con un riscontro assolutamente di rilievo rispetto alla irregolarità, essendo la percentuale complessiva dei lavoratori in nero sul totale dei lavoratori presenti pari a circa il 70%. Su tale dato di media, corrispondente anche a punte del 100% di sommerso, per tutte le aziende ispezionate è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, revocato in 8 casi, a seguito di completa regolarizzazione e di pagamento delle sanzioni accessorie previste dalla legge.
Nello specifico:
– a Morrovalle nei 4 laboratori ispezionati (2 tomaifici, 1 borsettificio e 1 abbigliamento) sono stati trovati intenti al lavoro 13 lavoratori in nero, fra i quali ben 6 minorenni, di cui due quindicenni che non avevano assolto l’obbligo scolastico; oltre alla sospensione e alle sanzioni amministrative,  tutti i titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per aver impiegato i lavoratori minori senza il rispetto delle tutele sanitarie previste dalla legge sul lavoro dei minori, nonché per l’impiego di minori non in età lavorativa, e per le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro a causa delle condizioni igienico-ambientali e di sicurezza dei luoghi di lavoro;
– a Monte San Giusto nei 2 laboratori ispezionati (tomaificio e abbigliamento) sono stati trovati intenti al lavoro 6 lavoratori in nero, fra cui uno straniero senza regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro; oltre alla sospensione e alle sanzioni amministrative, i titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per aver impiegato il connazionale privo di idoneo permesso di soggiorno, nonché per le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro a causa delle condizioni igienico-ambientali e di sicurezza dei luoghi di lavoro;
– a Civitanova Marche nelle due attività ispezionate (parrucchiera e borsettificio) sono stati trovati intenti al lavoro 4 lavoratori in nero; oltre alla sospensione e alle sanzioni amministrative, i titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria: nel borsettificio per le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro a causa delle condizioni ambientali e di sicurezza dei luoghi di lavoro; quanto invece alla parrucchieria sono stati deferiti alla Autorità giudiziaria 4 cittadini cinesi che svolgevano abusivamente la professione di parrucchiere, in pieno centro della cittadina rivierasca, senza il rispetto delle norme nazionali e regionali che impongono, a tutela dei clienti, una preventiva e specifica qualificazione professionale, e perciò è stato proposto al Comune di valutare la possibile revoca della autorizzazione amministrativa a svolgere l’attività commerciale;
– nel ristorante ispezionato a Macerata è stato trovato intento al lavoro un lavoratore straniero completamente irregolare.
Dall’operazione derivano complessivamente sanzioni pecuniarie amministrative per un ammontare di circa 64.000 euro, di cui 12.000 euro già materialmente riscossi in esito alla sospensione. Inoltre, per le violazioni penali riscontrate le aziende ispezionate saranno ulteriormente destinatarie di circa 27.000 euro a titolo di ammenda.
L’operazione, che ha dato risultati di assoluta rilevanza, è il frutto di una attenta attività di intelligence del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro della DTL di Macerata, ma anche segno tangibile di una costante sinergia fra il Nucleo stesso e il Servizio Ispezione della Direzione del lavoro, sempre attenti al contrasto del lavoro sommerso e di ogni forma di illegalità e abusivismo nel mondo del lavoro e professionale, nonché, in modo deciso e puntuale, a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e della prevenzione e repressione di ogni forma di sfruttamento del lavoro minorile

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