L’asilo nido “Il grillo parlante” di via Saragat, chiuso per lavori da mesi, potrebbe non riaprire nemmeno a settembre. A sollevare la questione è il capogruppo del Partito Democratico Francesco Micucci, che torna a puntare il dito contro i ritardi accumulati in un altro cantiere pubblico.
L’intervento – una riqualificazione che di fatto è diventata una ricostruzione – è iniziato ufficialmente il 16 novembre 2023, come indicato nel cartello di cantiere. La durata prevista era di 365 giorni, ma già oggi risulta superata la tempistica per la parte edilizia vera e propria, che doveva concludersi nella primavera 2024. I rallentamenti sono stati causati anche dalla scoperta di amianto nella pavimentazione del seminterrato, che ha reso necessaria una sospensione dei lavori e una successiva variante approvata dalla giunta comunale.
Dopo lo stop forzato, il cantiere è ripartito a maggio, con un’estensione dei tempi di altri 78 giorni. L’intervento, che rientra tra quelli finanziati dal Pnrr, ha un valore complessivo di 937mila euro. Si tratta di uno dei quattro asili coinvolti nel piano: se non verranno conclusi entro il 31 dicembre 2025, si rischia la revoca dei fondi europei.
Micucci, con tono ironico, accosta questo progetto ad altri cantieri infiniti della città, parlando di una nuova “stagione” nella serie delle opere pubbliche incompiute, dopo episodi come il marciapiede di via Duca degli Abruzzi e il parco Cossetto. Il consigliere evidenzia anche le conseguenze pratiche del ritardo, con il rischio concreto che a settembre i bambini del nido non possano tornare nella loro sede e che debbano continuare a essere ospitati negli spazi destinati agli alunni più grandi della scuola primaria.