NASCE LA LEGA MARCHIGIANA

La Lega Marchigiana, movimento politico-territoriale regionale, nasce a Civitanova Marche il 18 di agosto, da un’analisi della situazione politica a livello locale e nazionale, dei soci fondatori (Mirko Bianchini Segretario Regionale (Civitanova Marche), Massimo Giampaoli Presidente (Civitanova Marche), Tommaso Patrizi (San Benedetto del Tronto), Alessandro Marinozzi (Monte San Giusto), Massimo Dibiagio (Corridonia), Benigno Bianchini (Porto Recanati).
La riflessione che ne è seguita ci ha condotto alla considerazione che i partiti tradizionali a carattere “statalista”, anche nelle nuove forme che si sono date, (raggruppamenti con tradizioni, ideologie e valori profondamente diversi tra loro), non sono più in grado di rappresentare i principi, i valori e le esigenze di realtà locali profondamente diverse tra loro. Questo ha prodotto, a livello locale, situazioni di conflitto continuo, non sulle problematiche attinenti la gestione della pubblica amministrazione, ma sui rapporti di forza e sugli incarichi politici o amministrativi. I partiti, inoltre, hanno perso ogni contatto con le realtà territoriali locali, con conseguente caduta della partecipazione attiva dei cittadini alla politica, che rimane sempre gestita e governata dalle sedi centrali di partito, romane o milanesi, che poco o nulla conoscono e si interessano delle realtà e delle problematiche locali. Si sono così, sempre più trasformati in strumenti di potere, di distribuzione di cariche, di “cattivo uso” delle risorse, prevaricando nella gestione della cosa pubblica gli interessi dei cittadini e dello Stato.
Noi della Lega Marchigiana riteniamo che questo tempo e questo modo di fare politica siano superati, che i cittadini abbiano preso coscienza del degrado della politica e richiedano un cambiamento che deve svilupparsi a livello popolare e che non sia di nuovo imposto dalle burocrazie di partito. Il cambiamento è tanto più necessario in funzione della trasformazione dell’organizzazione dello Stato in senso federale, che comporta una modificazione sostanziale della rappresentanza politica. I Governi locali e le rappresentanze territoriali a livello centrale rendono necessaria la presenza di movimenti politici locali che ben conoscono la realtà del proprio territorio, le esigenze e le aspirazioni dei cittadini e che da essi sono delegati a rappresentarle in modo diretto. Questo è il punto sostanziale, la rappresentanza deve partire dal livello popolare e non deve essere proposta da partiti a carattere nazionale che si investono della capacità di rappresentare interessi locali diversi tra loro. Ci proponiamo di essere portatori di un nuovo modo di intendere e di fare politica, avendo sempre come riferimento le esigenze del territorio e dei cittadini.
La rappresentanza politica, in uno Stato realmente federale, è possibile solo attraverso partiti territoriali, che nascono a livello locale e vanno a rappresentare a livello statale le esigenze e gli interessi del proprio territorio. Noi riteniamo che lo Stato, ad ogni livello della sua azione, debba essere al servizio della volontà dei cittadini e non ritenersi il depositario di un potere autonomo, indipendente. Il potere appartiene ai cittadini e la rappresentanza politica è semplicemente delegata all’organismo a cui è affidato il compito di realizzare la volontà popolare. Noi intendiamo realizzare un nuovo soggetto politico-territoriale che cerca, attraverso il consenso dei cittadini, di svilupparsi sulla base di questi principi e di questi valori, nella convinzione di poter interpretare l’esigenza di riforma della politica realmente fatta dal basso, in cui al centro dei programmi e dell’attività sia sempre l’interesse dei cittadini marchigiani e della nostra terra.