NAPOLITANO, “CELEBRIAMO IL 2 GIUGNO PER ESPRIMERE SOLIDARIETA'”

napolitanoIl più cordiale augurio a tutti gli italiani in questo giorno anniversario della nascita della Repubblica, che è la nostra casa comune”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel videomessaggio in occasione delle celebrazioni dell’anniversario della Repubblica. “Celebriamo oggi il 2 giugno – ha continuato il Capo dello Stato – per esprimere lo spirito di solidarietà e unità nazionale che ci guida e che costituisce la miglior garanzia in tempi così difficili e anche dolorosi. Sì, sentiamo profondamente il dolore di chi nel terremoto dei giorni scorsi, in Emilia e altrove, ha perduto i propri cari, di chi ha perduto la propria casa, sentiamo l’angoscia di chi ha visto travolte vite operaie e certezze di lavoro nel crollo dei capannoni. L’impegno dello Stato e la solidarietà nazionale non mancheranno per assistere le popolazioni che soffrono e per far partire la ricostruzione. Ce la faremo, e lo dico con fiducia innanzitutto a voi – gente emiliana – conoscendo la vostra tempra”.

“Lo dico con fiducia – ha aggiunto il Presidente Napolitano – anche guardando alle Forze Armate, ai Corpi di Polizia, alle rappresentanze della Protezione Civile e del volontariato, che domani passeremo in rassegna con rispetto per quello che hanno fatto e fanno nel nostro comune interesse : penso a quel che fecero i militari da protagonisti del movimento di liberazione da cui 66 anni fa nacque la Repubblica, penso ai nostri contingenti impegnati in missioni internazionali di pace. E’ giusto onorare gli italiani che in quelle missioni hanno sacrificato la vita o riportato gravi ferite ; è giusto onorare il contributo che anche dai militari viene dato alla nostra sicurezza e, in ogni emergenza, al soccorso civile”.

Il Capo dello Stato ha quindi sottolineato: “Unità e solidarietà : questo ci occorre per superare tutte le emergenze e le prove, come ci dicono i nostri 150 anni di storia. Libero confronto tra diverse opinioni e proposte, non vecchie contrapposizioni ideologiche. Senso dell’interesse generale, senso dello Stato, volontà di cambiamento – nel grande scenario dell’Europa unita – per far crescere l’economia, dare futuro ai giovani e rendere più giusta una società troppo squilibrata e iniqua. Volontà di riforme e di partecipazione per rinnovare la politica e rafforzare la democrazia”.

“Con questi intenti – ha concluso il Presidente Napolitano – anche se con animo turbato, celebriamo concordemente in questi giorni la Repubblica e la Costituzione, per trarne forza, per costruire un’Italia migliore”.

Il Presidente Napolitano, nel pomeriggio del primo giugno, ha salutato gli ospiti – rappresentanti delle nazioni amiche e di tutti i paesi con l’Italia opera fianco a fianco nella comunità internazionale; i rappresentanti, al massimo livello, di tutte le istituzioni su cui poggia l’edificio costituzionale; le componenti e personalità rappresentative della società civile – nei giardini del Quirinale richiamando il significato della cerimonia “di leale adesione e sostegno all’ordine repubblicano, nella sua articolazione unitaria, e ciò fin dal primo insediamento in Quirinale della più alta Magistratura dello Stato”.

Il Presidente ha ricordato quando giovane deputato eletto nel 1953 fu invitato l’anno successivo al ricevimento con l’allora Presidente Luigi Einaudi “cui facevano corona proprio qui gli esponenti delle maggiori opposte forze politiche. Non si è dunque mai trattato di una cerimonia esteriore, ma di un segnale importante di coesione nazionale e più che mai oggi esso ci appare tale e ci conforta in relazione alle prove da affrontare come sistema paese. In nessun luogo meglio che qui è possibile esprimere il sentimento di partecipazione e l’impegno di solidarietà che accomuna il paese verso coloro che soffrono nelle zone duramente colpite dal sisma con epicentro in Emilia ; l’impegno, anche, a mobilitare risorse adeguate per l’assistenza e la ricostruzione”.

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