La neo promossa Santa Maria Apparente sta disputando un campionato in Prima categoria di tutto rispetto; tra alti e bassi come normale che sia per chi affronta la prima volta una categoria superiore, ma sicuramente con grande dedizione e spirito di gruppo. In esclusiva ci racconta la bella parabola ascendente della formazione locale, il mister Gregory Pagnanini
Salve Mister, lei è uno degli artefici di questa bella favola. Primo campionato in serie superiore e rispetto ottenuto da tutti gli avversari. Bel passo in avanti no?
Sicuramente. Dopo un inizio in cui abbiamo pagato lo scotto del salto di categoria e che ci ha portato a raccogliere zero punti nelle prime quattro partite, abbiamo cominciato a calarci nella realtà della Prima categoria e abbiamo cominciato a raccogliere i primi risultati. Siamo riusciti a restare imbattuti per otto giornate consecutive, partendo dalla vittoria casalinga contro la Cluentina per due a zero. Ad oggi siamo in una fase di alti e bassi, ma siamo in piena metà classifica e ci guardiamo le spalle dalla zona play off che dista pochi punti. Ma siamo dei combattenti e il rispetto ottenuto dagli avversari testimonia quanto di buono fatto finora
Quali gli errori commessi e quali invece le intuizioni giuste fino ad adesso?
Forse, dati alla mano, abbiamo sbagliato con la coppia di attaccanti Berrettoni – Borroni. Ma i correttivi apposti in seguito mi hanno più che soddisfatto. Gli innesti di Carlini, Reucci e l’esplosione in attacco di Menchi, che ricordiamolo ha sempre giocato come difensore centrale. La sua incredibile ascesa in zona offensiva è stata una sorpresa per tutti. Non dimenticando poi l’apporto di Battistelli, da poco rientrato da un brutto infortunio e il graduale inserimento di Belletti. Quest’ultimo ha pagato inizialmente il doppio salto di categoria ( proviene dalla R.M. Calcio di terza ) e un fastidioso infortunio; adesso si è ripreso ed è entrato a pieno titolo nella squadra e nel campionato di Prima
Cosa ha fatto Pagnanini prima di essere chiamato alla guida della S.M.A.?
Ho giocato come difensore centrale nella Vigor Sma, quindi ho deciso di dedicarmi alla carriera di allenatore. Ho gestito per due anni il gruppo degli Allievi della Civitanovese, per tre del Risorgimento e per altri 3 del Montecosaro. Quindi la chiamata lo scorso anno a campionato iniziato. Ho preso il posto di Luchetti alla quinta giornata, nonostante i suoi 10 punti in 4 partite; una questione di comportamenti che la società non ha tollerato. Quindi mi sono messo a disposizione e siamo riusciti nell’impresa di vincere il campionato di Seconda categoria. Ricordo ancora, a testimonianza che la scorsa fu una stagione davvero trionfale, la gara contro la Vigor Montecò che all’88esimo perdevamo per 3 a 2. In pochi minuti rimasti ribaltammo il risultato andando a vincere per 4 a 3, una gioia immensa e un impresa sportiva che ci lanciò definitivamente in campionato.
Ma accanto al Mister Pagnanini, si trova anche il più attivo e anziano dirigente della squadra, Giuliano Forani.
Salve Giuliano, questo è il primo anno per tutti in Prima categoria: Società, dirigenti, allenatore e molti giocatori. Una gran bella soddisfazione
Certamente. La nostra età media è di 23 anni, con 18 / 21 di ragazzi nuovi, ma tanta voglia di crescere insieme. Siamo nati nel 2002, vincendo un campionato di Terza nel 2005 e salendo di categoria lo scorso anno ottenendo un altro titolo. Abbiamo progetti a lungo termine, ma per questa stagione vogliamo una salvezza tranquilla senza passare per i play out. Tanti ricordi mi legano a questa società. Devo prima di tutto ringraziare Rudy Cecarini, imprenditore edile, che ci dà una grande mano. Quindi ricordare uno degli episodi più incredibili che questa società ha vissuto. Era il 2006 con in panchina Saverio Bongelli; fummo penalizzati di ben 13 punti a campionato iniziato per dei problemi relativi al tesseramento di Maurizio Scoponi. Subimmo tutti delle squalifiche molto pesanti ( un anno il Presidente, 5 mesi il sottoscritto come dirigente ), ma quell’episodio ci rafforzò ulteriormente e abbiamo dimostrato andando avanti di che pasta siamo fatti. Non molliamo mai e raggiungiamo i nostri obiettivi prefissati
Tornando al Mister Pagnanini, in chiusura. Come imposta il suo rapporto con la squadra?
Baso tutto sul rapporto di amicizia e comprensione, fermo restando il polso duro nei momenti in cui si ritiene necessario. Un mister disponibile e attento ai particolari, come d’altronde i miei ragazzi; rispettosi e vogliosi di fare bene. Senza dimenticare l’attenzione per il nostro settore giovanile che conta 150 ragazzi e 12 istruttori al seguito. Una grande famiglia di cui sono orgoglioso di far parte
Di Emanuele Trementozzi