“E’ davvero singolare la posizione del Pdl civitanovese sulla sanità, espressa da Brini. Da una parte -scrive Galliano Micucci del Pd- partecipa ad un tavolo istituzionale che con l’impegno dei rappresentanti di tutti i gruppi consiliari sollecita la Regione a risolvere i problemi della sanità del comprensorio civitanovese e dall’altra si tiene libero di sparare sulla maggioranza della Regione in cui sono presenti solo alcuni dei gruppi consiliari.
A questo punto la commissione istituzionale è un inutile orpello e se ci sono problemi ognuno cerchi la propria strada per risolverli. Perchè i problemi nella sanità ci sono, come ci sono sempre stati, ed oggi ancor di più, aggravati.
I problemi gravi della sanità non nascono dall’inettitudine di quell’elenco lungo di personalità elencate da Brini, ma dal disastro delle finanze pubbliche nazionali lasciato dal governo di Berlusconi e del centrodestra che ha governato nell’ultima legislatura ed a cui Monti ha dovuto porre rimedio.
Come si può cosi facilmente dimenticare i tagli di centinaia di milioni di euro che la sanità marchigiana ha dovuto subire dalle decisioni nazionali ?
La Regione Marche è rimasta uno dei pochi baluardi di fronte al commissariamento di quasi tutte le regioni italiane ed è riuscita con una politica accorta a governare i sacrifici dolorosi, ma necessari, senza eccedere in tagli lineari ed intervenendo dove i margini erano superiori.
In questa situazione si è arrivati all’area vasta Macerata -Civitanova-Camerino: una soluzione condivisa se l’integrazione delle strutture e dei servizi è fatta con equità, valorizzando dove esistono le eccellenze, abolendo i doppioni inutili e gli sprechi. Come in tutte le cose nuove, errori si possono fare e se in buona fede si correggono, ma la ” sottomissione e la svendita ” di cui parla Brini sta solo nella faziosità politica e negli eccessi della campagna elettorale che probabilmente nella testa di qualcuno non è mai finita. I servizi sanitari per i cittadini sono così importanti che non bisogna affidarli alle polemiche strumentali e di parte ma a stimoli positivi che possano far crescere nei cittadini la consapevolezza che la politica vuol risolvere i suoi problemi.”