MICUCCI, “SE QUESTO E’ IL NUOVO…”

palazzo-sforza-municipio_2“Nell’ultima seduta consiliare di questa legislatura vi era tra i punti in discussione la sostituzione del consigliere uscente Ghio (PD) in consiglio e nella commissione consiliare elettorale. Nonostante le dichiarazioni di questi giorni dell’inesperto consigliere comunale DeVivo, non vi è nessuna norma del regolamento che preveda che il consigliere subentrante in consiglio debba subentrare anche nella commissione; anzi la delicatezza della commissione ha fatto sempre convergere su nomi di esperienza.
Entra in consiglio il giovane Livio DeVivo, primo dei non eletti nel PD, che già da tempo però ha fatto la scelta di candidarsi nelle prossime elezioni con la lista Uniti per Cambiare, in aperto contrasto con la dirigenza del partito democratico. Logica e coerenza avrebbero voluto che il neo consigliere (per appena 2 ore!!) avesse rinunciato all’incarico, non condividendo più la linea del partito che ha contribuito ad eleggerlo; ma si sa, nel nuovo che avanza a volte coerenza e serietà non sono di casa…
Lo stesso DeVivo, presentandosi al consiglio comunale, prima si smarcava pubblicamente ed in maniera veemente dalla politica del partito che ha contribuito a farlo eleggere (il PD appunto), salvo poi accampare nei confronti dello stesso la pretesa di essere nominato anche nella commissione elettorale, in base a non si sa quali diritti maturati o competenze espresse. Il Pd e la Nuova Città convergevano piuttosto sul nome di Sergio Cognigni, sulla cui serietà e competenza vi è unanime riconoscimento.
A questo punto “l’uomo nuovo”, il candidato della lista Uniti per Cambiare che tanto guarda al nuovo, non trovava di meglio che chiedere smaccatamente i voti a Mobili ed alla sua maggioranza, mettendo in atto il più classico dei voltagabbana o dei salti della quaglia, se preferite! Il tutto esclusivamente “pro domo sua”, per un “postarello” in più…
E questo sarebbe il nuovo che avanza?! Facile comprendere il perché tali soggetti non hanno più trovato posto nelle liste del PD. Stupisce piuttosto che altre forze della coalizione hanno voluto comunque farli salire a bordo: per fare dispetto al PD? Si accorgeranno presto che il danno lo hanno fatto a loro stessi…
Infine una nota sull’ennesimo comportamento inqualificabile del Presidente Borroni, che a mia precisa domanda garantiva che la nomina del sostituto (essendo Ghio commissario in quota della minoranza) dovesse essere espressa dalla minoranza stessa, lasciando quindi intendere una astensione della maggioranza; salvo poi votare tutti insieme DeVivo! Ora Mobili avrà quindi 4 membri su 4 in commissione: bel colpo, non c’è che dire!”

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