Gioco d’azzardo e delibera comunale illegittima. Dopo mesi di attesa senza che nulla si muovesse, il consigliere comunale e capogruppo del Pd Giulio Silenzi ha scritto all’onorevole Antonio Tajani e al Questore di Macerata Vincenzo Trombadore. Di seguito le lettere inviate:
All’attenzione dell’Onorevole Antonio Tajani, europarlamentare, vicepresidente del Partito Popolare Europeo, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia
Il 3 giugno 2021 Lei ha fatto tappa a Civitanova Marche per inaugurare la sede regionale di Forza Italia. Tra le iniziative decise dal sindaco Fabrizio Ciarapica che La accompagnava, oltre alla visita al Centro vaccinale anti Covid, anche il taglio del nastro del settore Bar del locale Planet Rich, un’attività le cui società che si sono avvicendate alla gestione (Goldblack Srl e la subentrata Food Rich Srl) hanno fatto causa al Ministero degli Interni, circostanza di cui Lei era sicuramente ignaro.
La vicenda ha coinvolto tre Tribunali che hanno discusso i ricorsi delle suddette società – due al Tar Marche e un appello al Consiglio di Stato – presentati contro i provvedimenti emessi dalla Questura di Macerata, nel luglio del 2018 e nel luglio del 2021, per negare l’autorizzazione all’apertura di una mega sala slot in quei locali (via Silvio Pellico 8).
Il diniego della Questura si fonda sull’assenza di uno dei presupposti base della legge della Regione Marche n.3/2017 (‘Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network’); l’articolo 5, comma 2, che stabilisce la distanza minima di 500 metri tra sale slot e i cosiddetti luoghi sensibili (banche, chiese, scuole ecc..), in queso caso dall’ubicazione di uno sportello bancomat. La ditta Gold Black così come la Food Rich hanno presentato ricorso contro il Ministero dell’Interno e la Questura di Macerata, e nei confronti dell’Avvocatura dello Stato e del Comune di Civitanova Marche, che è stato l’unico ente a non costituirsi in giudizio al fianco dello Stato. Anzi, risulta ancora in vigore una delibera votata dalla Giunta comunale (n. 323/2018) che introduce un criterio interpretativo della norma regionale sui parametri per il calcolo delle distanze minime tra sale slot e luoghi sensibili, in contrasto quindi con provvedimenti della Questura di Macerata, e sulla base della quale sono stati fondati i ricorsi dei privati. La sentenza del Tar Marche n. 00131 del 27.02.2019 con cui il tribunale respinge il primo ricorso della Goldblack Srl boccia la suddetta delibera e riporta, tra le altre, la seguente motivazione:
– “…nel caso in esame, l’applicazione dei criteri elaborati dall’ente locale locale si è tradotta in una misura di favore nei confronti del ricorrente, in contrasto con gli obiettivi perseguiti dal legislatore regionale…”.
L’appello in Consiglio di Stato (n.8563/2019) ha confermato la sentenza del Tar. Da ultimo, anche la sentenza ter del Tar Marche, stavolta su ricorso della Food Rich Srl, ha sancito le ragioni della Questura di Macerata e i giudici amministrativi si sono spinti a definire illegittima la deliberazione della giunta comunale a guida Fabrizio Ciarapica, introduttiva di criteri interpretativi della legge regionale di contrasto al gioco d’azzardo (“….il Comune di Civitanova Marche ha in sostanza tentato di ottenere dalla Regione un avallo postumo alla propria illegittima deliberazione n. 323/2018, il che costituisce una chiara violazione del giudicato che, come correttamente ha eccepito la Questura, si era formato anche nei confronti del Comune e della Regione, che erano stati evocati nel precedente giudizio…”).
Questa vicenda si inserisce in un contesto socio economico che vede Civitanova Marche, secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, capitale regionale – e tra le più attive in Italia – nel gioco d’azzardo legale per giocate procapite, ma l’amministrazione comunale non si schiera con lo Stato nel contrasto al fenomeno della ludopatia e nemmeno procede all’approvazione del nuovo Regolamento comunale contro il gioco d’azzardo, documento da tre anni fermo nei cassetti. Anzi, delibera per favorire l’apertura di una mega sala slot.
Tutto questo per rappresentarLe i fatti data la sua presenza all’inaugurazione di locali che, come sancito da sentenze di tre tribunali, intrecciano le loro richieste con cause e ricorsi in contrasto con la legge regionale e con i provvedimenti della Questura di Macerata.
Cordiali saluti.
Giulio Silenzi
Capogruppo PD
Comune Civitanova Marche
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Egregio Signor Questore,
la delibera di Giunta del Comune di Civitanova Marche n. 323/2018 (‘Ludopatia – Distanza minima 500 metri dai luoghi sensibili. Indirizzo sui criteri interpretativi della norma’) è stata definita “illegittima” nella sentenza del Tar Marche n.70/2022 in quanto in contrasto con la Legge Regionale di contrasto al gioco d’azzardo, la n. 3/2017 e nello specifico con l’art. 5, comma 2.
La vicenda è a Lei nota in quanto legata ai ricorsi presentati dalle società Goldblack Srl e Food Rich Srl contro due dinieghi della Questura di Macerata all’apertura di una sala Slot in via Silvio Pellico 8 a Civitanova Marche, emessi nel luglio 2018 e nel luglio 2021. Ricorsi in cui la Questura e il Ministero dell’Interno si sono costituiti in giudizio. Tre sentenze di tribunale (Tar Marche n. 131/2019, Consiglio di Stato n. 8563/2019, Tar Marche n. 70/2022) hanno respinto i ricorsi, che fondavano molta parte delle loro tesi proprio sui principi di misurazione introdotti dalla delibera di giunta di cui sopra.
Quella delibera è tutt’ora in vigore. La Giunta comunale non ha provveduto alla revoca dell’atto nonostante sia in evidente contrasto con la legge regionale e con i provvedimenti emessi dalla Questura di Macerata, sia per il caso nel Comune di Civitanova che per altri analoghi in provincia di Macerata, e in chiaro conflitto con l’intero operato della Questura da Lei presieduta nella costante azione di affermazione della legalità e contrasto al gioco d’azzardo, nell’esclusivo interesse della comunità.
Vale qui la pena informarLa che la città di Civitanova Marche non è nemmeno dotata di un Regolamento comunale di contrasto alla ludopatia aggiornato con la legge regionale n.3/2017. Ripetutamente il Suo predecessore, dottor Antonio Pignataro, l’aveva sollecitato all’Amministrazione comunale ricevendo assicurazione che la questione sarebbe stata portata in Consiglio Comunale. Ebbene, sono state numerose le volte in cui il punto è stato inserito all’ordine del giorno, sempre all’ultimo punto della discussione, e poi mai trattato fino ad essere definitivamente ritirato e a scomparire dalle priorità dell’amministrazione.
Un comportamento che tradisce l’impegno preso dal Sindaco e le aspettative della Questura, mentre la lotta alla ludopatia dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche, amministrazione comunale compresa.
Testimoniandole stima, cordiali saluti.
Giulio Silenzi
Capogruppo PD Comune di Civitanova Marche