MARTEDÌ DELL’ARTE: UNA LEZIONE SUL CORRETTO USO DEGLI ANTIBIOTICI

Il dott. Paolo Staffolani, una lunga attività nel settore della microbiologia. ha tenuto una seconda relazione in quel riuscitissimo spazio culturale rappresentato dai Martedì dell’Arte, dal titolo “Ragionevole utilizzo degli antibiotici” e ad ascoltarlo sono intervenuti in tanti. Un’ora circa di informazioni scientifiche,, le tipologie delle malattie e sopratutto un attento approfondimento sul corretto uso degli antibiotici. Più che cercare di riepilogare la sua lezione, abbiamo inteso rivolgergli delle domane per cercare di mettere in evidenza alcuni aspetti di uso pratico della sua lezione.
– Dott. Staffolani, da quanto lei ha detto, gli abbiamo chiesto, anche nella nostra città si utilizzano tanti antibiotici. Non è così?
“Sicuramente si. La percentuale delle persone che utilizzano gli antibiotici e mi riferisco a quelle non ospedalizzate – ha detto – può essere tranquillamente ridotta del 30,40%: Ne deriva che l’utilizzo va al di là di quelle che sono le reali esigenze”.
– Un cenno lei lo ha fatto in merito all’uso delle aspirine per i bambini. Quali sono gli accorgimenti
da tenere in proposito?
“L’aspirina è un farmaco che ha con sè effetti collaterali – ha chiarito – fra le quali la gastrite, emorragie intestinali, perciò non si possono somministrare ai bambini, In caso di necessità, con le mamme ovviamente in apprensione, ci sono dei medicinali che possono comunque abbassare la febbre, ma che non hanno effetti collaterali”,
– In caso di una febbre leggera, si può sostituire una medicina con un buon litro d’acqua?
“ Tutti noi, com’è noto – ha risposto – , beviamo troppo poco, comprese anche le persone sane, e di conseguenza quando la febbre aumenta, e nel corpo quindi c’è maggiore temperatura, è bene bere un buon litro d’acqua”,
– Il riferimento più ampio lei lo ha dedicato all’uso degli antibiotici. Quando è necessario ricorrere a questi medicinali?
“ Gli antibiotici devono essere usati in modo mirato – sono le sue testuali parole – quando si accerti l’origine batterica della malattia. Ci sono sempre stati degli esami che consentono di andare a studiare il materiale che viene portato in laboratorio, per vedere se ci sono germi, quanti sono e di quale tipologia. Solo allora si può stabilire quali antibiotici possano essere efficaci nei loro confronti. Basta solo avere il buon senso di ricorrere a un esame colturale, una orinocultura, come si fa quando si teme di avere un’infezione alle vie urinarie e si avranno le giuste risposte”.
– Chiarito l’aspetto riguardo alla necessità del ricorso agli antibiotici, per quanto tempo devono essere assunti?
“ La durata dell’uso è scritta sia nel foglio di accompagnamento del medicinale, sia da quanto ha detto in proposito il medico curante. Una durata impropria è sempre cagionevole sia ai fini della cura sia dell’efficacia dei medicinali che devono essere assunti”,
– Dr. Staffolani, secondo lei sappiamo lavarci le mani?
“ Come ho detto e fatto vedere sullo schermo – ha puntualizzato – ho fatto presente che in ospedale uno degli aspetti iniziali ai quali vengono sottoposti gli operatori medici è proprio quello del lavaggio delle mani, compresi ovviamente gli infermieri che hanno ugualmente un contatto fisico con gli ammalati. Il lavaggio deve perciò avvenire strofinando tutte le parti della mano e la zona delle infradita, assolutamente con solo acqua e sapone, evitando altre sostanze detergenti”
– E la durata della degenza?
“ La decisione spetta sempre al medico – ha chiarito – per cui non si deve commentare: “mi hanno mandato via troppo presto perché non hanno soldi”, dal momento che ci sono in proposito decisioni ponderate sia nel trattenere un ammalato e sia nel dimetterlo”.
Un commento finale alla bella lezione del dr. Santarelli sia sull’aspetto medico sia su quello pratico, può essere quello da lui stesso citato, in base al quale, come dice il saggio: “in ogni situazione bisogna sempre avere il controllo di se stessi”.

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