MANIFESTO DI PINOCCHIO E MANGIAFUOCO, L’IDV SCIVOLA SUL GATTO SUL GATTO E FA L’ENNESIMA FIGURACCIA

pinocchioIn città appare un manifesto di pessimo gusto e offensivo nei confronti delle persone e della città che rappresentano.  E’ a firma Idv. Annunciato da tempo (mesi) è arrivato. Quindi niente effetto sorpresa si potrebbe pensare visto che la storia di “Mangiafuoco” aleggiava da tempo nell’aria e già in rete si usarono gli stessi accoppiamenti in una logica personalistica e non politica. E invece no, la sorpresa c’è e se non fosse seria per chi ne è coinvolto, ci sarebbe molto da ridere. Infatti sul manifesto vengono ritratti il Vice Sindaco Silenzi nel ruolo di Mangiafuoco, il Sindaco Corvatta in quello di Pinocchio, il Presidente del Consiglio Comunale Ivo Costamagna nel ruolo della Volpe e un’incolpevole oltre che ignaro Giuliano Centioni nel ruolo del Gatto. Ebbene si, nonostante il tempo di gestazione impiegato da Favia per portate alla luce la “creatura”, sul manifesto c’è la persona sbagliata. Il loro intento era quello di mettere Carlo Centioni di Unire per Cambiare e non certamente il dirigente dell’Asur, il maceratese Centioni che con l’Amministrazione di Civitanova ha ben poco a che fare. L’Idv ha aspettato qualche mese prima di far affiggere il manifesto sperando nel frattempo di avere qualche argomentazione politica convincente ed essere così più credibile agli occhi dei cittadini stanchi ormai delle sparate del duo anconetano con un unico punto di discussione: l’ossessione Silenzi. Visto che gli spunti politici non arrivavano allora Favia  ha evidentemente pensato che la bozza ferma da mesi in tipografia si stava “deteriorando” e ha dato il via alle stampe anche in coincidenza di scelte importanti urbanistiche per la città (fossero queste il vero obiettivo?). Peccato che non si siano preoccupati di controllare meglio. Avrebbero evitato questa ennesima figuraccia frutto di superficialità e approssimazione, figlie di rancore politico e personale. In tutto questo teatrino penosa è la figura che fanno i tre personaggi di cui la cronaca giornalistica non cita una parola (Giorgio Marinangeli, Daniele Corsi e Francesca Testella) e che hanno fatto da comprimari muti a Favia in conferenza stampa, rendosi responsabili delle offese alle persone in cui Favia è maestro. Restando in tema di favole e di Pinocchio, insomma, sembrano essere gli ennesimi burattini che presto verranno sostituiti non appena capiranno la parte non certo nobile che nella commedia stanno anche loro recitando.

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