MALTEMPO: PER LE MARCHE L’ INCUBO NON E’ FINITO, DA STANOTTE ARRIVA LA PIOGGIA

pioggiaLa Protezione civile delle Marche ha emesso un’altra allerta meteo per piogge sparse su tutta la regione dalla mezzanotte di oggi fino alla mezzanotte di martedì. Sopra i 1000 metri sono previste altre nevicate. Fenomeni attenuati a sud. Ma ciò che si teme ora sono le conseguenze di un disgelo ‘accelerato’. “La pioggia sulla neve – dice il responsabile della Protezione civile marchigiana, Roberto Oreficini – è un motivo di criticità, per questo chiediamo a tutto il sistema di rimettersi in moto. Già una settimana fa abbiamo invitato Comuni e Province a restare in allerta in previsione di questa ulteriore perturbazione, che ora trova conferma”. La pioggia può favorire il distacco delle masse di neve che ancora insistono sui tetti; lo scioglimento impetuoso degli accumuli può provocare slavine, frane e l’ingrossamento dei fiumi. “L’argomento – specifica Oreficini – interessa tutta la regione, non solo le aree interne dove è nevicato di più, ma anche le località a valle”. Intanto, ancora oggi proseguono le “attività emergenziali” in provincia di Pesaro Urbino, fra le aree più colpite dal ‘nevone’ dei giorni scorsi. Nel resto della regione, centinaia di interventi per crolli e rimozione di rami e alberi schiantati dal peso della neve. Il Centro funzionale multirischi della Protezione civile regionale segnala “per tutta la giornata di lunedì 20 febbraio e per la prima parte di martedì 21 precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale”. Il limite delle nevicate, inizialmente attorno ai 1000-1100 metri, “tenderà ad abbassarsi gradualmente fino a quote collinari”. Si prevedono inoltre “venti fiorti da nord est, specie lungo la fascia costiera, e condizioni di mare molto mosso o agitato”. “Data l’evoluzione meteorologica prevista – seguita la comunicazione del Centro funzionale -, l’elevato tasso di saturazione dei suoli ed il probabile scioglimento di parte della copertura nevosa su ampie zone del territorio, è possibile che si verifichino smottamenti e frane in particolare nei versanti più acclivi e propensi al dissesto e innalzamenti anche significativi dei livelli idrometrici, che interesseranno tutto il reticolo idrografico, con particolare riferimento alla porzione centro-settentrionale del territorio”. Alle amministrazioni e agli enti interessati viene chiesto di “assicurare ogni possibile attività per garantire la funzionalità dei servizi pubblici essenziali e la prevenzione dei possibili rischi per le persone”. Le Province “dovranno dare tempestiva comunicazione delle avverse condizioni ai propri Comitati di protezione civile per le eventuali convocazioni d’urgenza e, all’occcorrenza, per l’attivazione delle Soi”. Data la “particolare situazione caratterizzata da forte innevamento su tutto il territorio”, si raccomanda alle Province “l’attivazione dei presidi territoriali idraulici e del controllo delle zone critiche del territorio, con particolare riferimento ai corsi d’acqua”. Le stesse raccomandazione vengono rivolte ai Comuni per quanto di loro competenza.

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