L’etichetta, con la bandiera tricolore, riportava una scritta che garantiva l’autenticità del prodotto “Made in Italy”. Ma i 456 abiti da uomo sequestrati a bordo di un camion greco fermato per un controllo nel porto di Ancona, erano tagliati e cuciti in Cina. Il carico, fermato da Guardia di finanza e Dogana, era destinato al mercato italiano: valore commerciale 50 mila euro.