“Aveva già avuto rapporti sessuali, dunque era in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione”. È quanto scrivono i giudici del Tribunale di Macerata nelle motivazioni della sentenza con cui hanno assolto un uomo di 31 anni (25 all’epoca dei fatti) dall’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 17 anni, di origine straniera. A riportare il passaggio è Il Messaggero, che oggi dedica un approfondimento al caso.
La presunta aggressione sarebbe avvenuta una sera, durante un’uscita in auto a quattro. Quando l’altra coppia è scesa, la giovane e l’imputato sono rimasti soli in una zona appartata. Secondo la versione della ragazza, il 25enne l’avrebbe bloccata con una mano sulla spalla — causandole ecchimosi giudicate guaribili in otto giorni — e avrebbe abusato di lei, approfittando della sua immobilità. La giovane ha raccontato di aver cercato di respingerlo con un pugno, senza riuscire a liberarsi.
La difesa ha sostenuto invece che il rapporto fosse consenziente. Nella sentenza, i giudici osservano che la ragazza non avrebbe opposto resistenza né chiesto aiuto, e non avrebbe tentato di allontanarsi, “ad esempio aprendo la portiera dell’auto, pur potendolo fare tranquillamente”.
Secondo quanto riportato ancora dai giudici, “il suo ripensamento non è stato percepito dall’imputato, se non forse al termine del breve rapporto”. Dopo il fatto, la ragazza si è confidata con alcune amiche; un’insegnante, venuta a conoscenza dell’accaduto, l’ha accompagnata al pronto soccorso e successivamente a sporgere denuncia.
La sentenza di primo grado aveva portato all’assoluzione dell’imputato. Oggi, il caso arriva in aula ad Ancona per il processo d’appello.
AGGIORNAMENTO
Oggi la Corte d’appello di Ancona ha ribaltato il verdetto e ha condannato l’imputato a tre anni di carcere per gli abusi sessuali seppure nella forma di minore gravità con condanna inferiore a quella sollecitata in prima battuta dalla sostituta procuratrice generale Cristina Polenzani e cioè quattro anni e un mese, come chiesto in primo grado.


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