Secondo la VII edizione dell’Osservatorio CNA “Comune che vai, fisco che trovi”, Macerata registra un Total Tax Rate del 51,8%, leggermente sotto la media nazionale del 52,3%. Il cosiddetto “tax free day” arriva il 17 luglio: fino a quella data, l’impresa tipo lavora solo per pagare tasse e contributi.
La città si piazza 51ª su 114 capoluoghi, superando Pesaro e Ancona, ma dietro Fermo e Ascoli. Un risultato incoraggiante, ma non ancora soddisfacente. A dirlo è il presidente CNA Macerata, Simone Giglietti, che sottolinea come il carico fiscale, specie a livello locale (IMU, TARI, acqua), resti troppo pesante.
Proprio il tema delle tariffe idriche e dei rifiuti torna centrale: la mancanza di decisioni sulla gestione del servizio idrico e sulla discarica provinciale continua a generare costi extra, che ricadono su imprese e famiglie.
CNA denuncia che lo stallo politico rischia di erodere i progressi fatti. Giglietti lancia un appello: “Serve più coraggio e una governance efficiente. Senza scelte rapide, si torna indietro”.
L’associazione propone misure concrete: IMU al minimo sugli immobili produttivi, TARI più equa, tassazione separata per i redditi reinvestiti. E soprattutto, meno burocrazia.


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