Tavoli e panchine di legno bruciati e spaccati, luci rotte e tombini che spuntano dall’erba. Tutto molto pericoloso eppure è così che si presenta la zona nord del verde pubblico dell’ex casa del balilla. L’assessore Cognigni, il cantore della Civitanova Green, da queste parte non deve aver messo piede da tempo altrimenti dovrebbe silenziare la sue fanfare. E non è questo il solo angolo del lungomare sud che mostra segni di di abbandono da parte dell’amministrazione comunale. Nel verde Palatucci la pavimentazione in legno è completamente rovinata. Le assi sono divelte dalla terra ed è incredibile che in cinque anni di mandato la giunta non abbia speso nemmeno un centesimo di euro per sistemare l’area ed eliminare le situazioni di pericolo. Grande trascuratezza anche nel verde ex Ceduc che qualche anno fa venne intitolato all’agente di polizia Calogero Zucchetto ammazzato dalla mafia. Alla presenza dell’allora questore Pignataro il sindaco Ciarapica tagliò il nastro e fece discorsi di patria, onore e rispetto. Pignataro non c’è più, il sindaco pensa ad altro e di quei paroloni sono rimaste piante secche e vasi vuoti sotto il monumento. Una desolazione, come molti degli scorci del lungomare sud dove il Varco sul mare è il malinconico simbolo del fallimento di una amministrazione incapace, che non ha saputo qualificare un simbolo della città, lasciando nel totale abbandono uno dei luoghi più belli di Civitanova, la porta verso la spiaggia.
Non ci sono parole
Sono soldi del cittadino spesi male