LO ZUCCHERINO NON ADDOLCISCE L’AMARO DELL’AGGRESSIONE AMBIENTALE

sbancamento“Oggi sono iniziati i lavori di adeguamento dell’Ospedale Civitanovese per il reparto di Oncologia. Ieri sono iniziati i lavori di sbancamento della collina sottostante l’Ospedale per far posto ad una Stazione di Servizio Total-Erg e venerdì 25 novembre si parlerà in Consiglio Comunale di Piano regionale Sanitario. Le contraddizioni sociali, ambientali sono tutte sullo sfondo.” Così l’associazione ambientalista Citt@verde interviene sottolineando come nonostante da un’indagine epidemiologica sui siti inquinati di interesse nazionale effettuato tra gli altri dal Ministero, la falda idrica del territorio civitanovese risulti inquinata non solo da organoalogenati ma anche da IPA (caruburanti), invece di attuare “concrete misure di gestione dell’ambiente e del territorio per invertire questa drammatica emergenza l’amministrazione Comunale si impegna con tutte le sue forze a minimizzare, a contestare dati di fatto e ancor peggio prove scientifiche e come se non bastasse rilascia autorizzazioni in nome di una SCIA o di una Concessione edilizia. Dopo quella in pieno centro abitato ma formalmente in zona agricola di via del Casone dove già oggi i residenti sono prigionieri di un traffico insostenibile eccoti che arriva, con tanto di sbancamento della collina, una nuova Stazione Carburanti lungo la Provinciale che porta a Civitanova Alta e quel che è peggio immediatamente dopo un dosso che ne copre la visuale e sotto l’Ospedale di Zona. Sono scelte amministrative che la dicono lunga su come intendono a Palazzo Sforza interpretare il principio di cautela recentemente approvato in Consiglio Comunale, di come intendono e curano il paesaggio e del rispetto per l’Ospedale di Zona. Ci diranno che tutto è OK che le “carte” sono a posto. Ma a posto non è certamente il rapporto con il paesaggio o con l’ospedale. L’assessore Nicoletti fa scegliere alla città il tipo di piante ma chiude la porta alla vera partecipazione e alla pratica delle scelte condivise. Lo zuccherino non addolcisce l’amaro dell’aggressione ambientale e la sottovalutazione dell’emergenza ambientale della città.

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