LISTE D’ATTESA, IL SITO IN MANUTENZIONE DILATA ANCORA DI PIÙ I TEMPI

Vuoi prenotare via web una visita o un esame?
“Pagina in fase di revisione. Ci scusiamo per il disagio»: questo il messaggio che compare sul portale web. In questi giorni i cittadini accedendo al web per controllare la disponibilità di posti liberi hanno dovuto fare i conti con l’interruzione del servizio.
La revisione si sta rendendo necessaria a seguito del passaggio delle funzioni dall’Asur alle cinque Aziende sanitarie territoriali.
Non solo assenza di servizio ma anche lunghi tempi di attesa, alcuni anche oltre quelli previsti dalla normativa. Questa la anomalia della sanità che spinge verso quella privata che rischia di essere solo per pochi.
I dati
Per prestazioni con priorità B da erogare entro 10 giorni dalla prenotazione questi i tempi di attesa: per una colonscopia totale si arriva fino a 165 giorni, per un test cardiovascolare da sforzo fino a 288 giorni, per un ecodoppler dei vasi periferici fino a 238 giorni, per una Tc dell’addome completo fino a 132 giorni e per uno spirometro globale fino a 110 giorni.
Peggiore la situazione per la classe di priorità D che dovrebbe essere garantita entro 30 giorni per le visite e entro 60 per gli esami.
Per una mammografia bilaterale il tempo medio di attesa stimato arriva fino a 228 giorni, per un’ecografia bilaterale della mammella fino a 90 giorni, per una ecografia ginecologica si arriva fino a 167 giorni.
E ancora, per una visita urologica si arriva fino a 116 giorni e per una visita pneumologica fino a 176. Con questi tempi di attesa stimata risulta ancora più difficile fare prevenzione.

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