LICEO DELLA DANZA, LE 10 DOMANDE DI SILENZI E LE NON RIPOSTE DI TROIANI

mix2Dieci semplici domande che avrebbero meritato una risposta, non solo per correttezza politica in quanto poste da Giulio Silenzi segretario del Pd di Civitanova Marche ma soprattutto per rispetto nei confronti dei civitanovesi che hanno tutto il diritto di sapere dov’è la verità. Sinceramente prima di lasciarci andare a questa riflessione abbiamo atteso qualche giorno nella speranza che Mobili o Ciarpica, chiamati in causa da Silenzi, si decidessero a dare delle risposte chiare. Così non è stato. Al loro posto è invece intervenuto il capogruppo in Comune del Pdl Fausto Troiani. Sono stati nsufficienti pochi minuti per rendersi conto che la difesa d’ufficio di Troiani faceva acqua da tutte le parti e perché ognuno di noi possa farsi un opinione vi proponiamo le domande di Silenzi e le riposte di Troiani.

Silenzi:
1)Perché Civitanova non ha partecipato alla Conferenza provinciale delle Autonomie del 12 ottobre 2009 in cui si discuteva del Piano Provinciale del Dimensionamento scolastico?

Troiani:
1) Silenzi tira in ballo una riunione del 2009 come se bastasse un’assenza ad influire negativamente su un progetto così complesso ma mi chiedo: a quel tempo l’attento Silenzi dov’era? Forse era distratto o forse come eventuale ricandidato alla Provincia non voleva schierarsi contro Tolentino.

Il disinformato Troiani ha tralasciato però di dire che la riunione si è svolta il 29 ottobre del 2009 e quindi le elezioni provinciali si erano già svolte


Silenzi:
2) E’ vero o no che gli amministratori civitanovesi hanno disertato la conferenza delle Autonomie del 27 ottobre 2010 dove si discuteva del programman della rete scolastica e del sistema educativo della provincia di Macerata per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012 e dove si è deciso l’inserimento sian del liceo della danza a Tolentino che quello musicale a Recanati e dove tutti i comuni più grandi della provincia erano rappresentati?

Troiani:
2) NON RISPONDE


Silenzi:
3) Perché il comune di Civitanova non si è confrontato con l’Istituto Bonifazi per verificare la possibilità di richiedere la sede del liceo della danza?

Troiani:
3) NON RISPONDE


Silenzi:
4) Risponde a verità o no che Civitanova non ha mai preso contatti con l’Accademia nazionale della danza per stipulare una convenzione, requisito questo necessario per ottenere la sede come invece ha fatto Tolentino?

Troiani:
4)NON RISPONDE


Silenzi:
5) Perché la giunta Mobili non ha fatto nessuna delibera in tal senso come invece è accaduto a Tolentino il 24 settembre 2010?

Troiani:
5)NON RISPONDE


Silenzi:
6) Perché non è stata riunita la Commissione Cultura del Comune per discutere della cosa e chiedere collaborazione per l’istituzione del liceo della danza?

Troiani:
6) NON RISPONDE


Silenzi:
7) Perché nessun atto ufficiale è stato prodotto per la richiesta dell’ istituzione del liceo o quantomeno per avviare la pratica?

Troiani:
7) NON RISPONDE


Silenzi:
8 ) Come fa il sindaco a dichiarare sulla stampa che era stato messo a disposizione il Palazzo Ciccolini come possibile sede se poi non risulta nessun atto comprovante questa indicazione?

Troiani:
8 ) NON RISPONDE


Silenzi:
9) Perché il sindaco è ricorso ad una bugia nel dire che è stata la Regione a scegliere Tolentino rispetto a Civitanova quando quest’ultima non ha fatto  alcuna richiesta in tal senso?

Troiani:
9) NON RISPONDE


Silenzi:
10) Sanno Mobili e Ciarapica a chi Brini si riferiva nel chiedersi se dietro la perdita della sede da parte di Civitanova “non ci fosse una regia occulta” e se, avendo lo stesso dichiarato di aver sollevato la questione a livello regionale proprio con Massi, abbia ricevuto o meno una risposta?

Troiani:
10) NON RISPONDE


 Non avendo evidentemente argomentazioni per rispondere alle domande, come sortita finale a mo di asso nella manica, Troiani afferma: “la questione del liceo me ne ricorda un’altra che risale al gennaio 2009 quando Silenzi si accorse che la Caritas cittadina non era più funzionante. A smentirlo questa  volta interviene il capogruppo del Pd Francesco Micucci che gli afferma: “Colmo dei colmi poi, Troiani ha anche la sfacciataggine di rivendicare a se e al centro-destra l’apertura della Caritas cittadina, aperta, lo ricordo, dopo che per ben 8 anni l’amministrazione era rimasta inerme di fronte alla chiusura della vecchia sede, e grazie all’intervento diretto di Silenzi che mise a disposizione locali di proprietà della provincia e sulla cui ristrutturazione il comune non solo non ha messo un euro, ma ha pensato bene, attraverso il suo dirigente Giannoni, di porre ostacoli e sollevare eccezioni che si sono rivelate del tutto infondate e che non hanno avuto alcuna conseguenza giudiziaria, se non quella di gettare discredito su un’opera che doveva essere invece vanto per tutta la città”.

Insomma una sola risposta su dieci, peraltro sbagliata è davvero insufficiente. Troiani avrebbe fatto sicuramente una figura migliore se avesse seguito l’esempio di Mobili e di Ciarapica che non avendo argomentazioni hanno avuto “il pudore” di non rispondere.

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