LEONI NERI E CENTRI SOCIALI: CORVATTA, “SBAGLIATO UNIFORMARE PERSONE E SITUAZIONI DIFFERENTI”

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Ritenere che la presenza dei centri sociali nel consiglio comunale del 21 ottobre scorso, per il solo fatto che una persona sia imputata in un processo, consenta di equipararli ai Leoni neri, è come voler affogare tutti nella melma, uniformando persone, contesti, situazioni differenti.
Da un lato abbiamo chi ha ritenuto l’occupazione come una forma di lotta politica, forma che io non condivido, ma si è assunto la piena responsabilità delle proprie azioni. Dall’altra abbiamo un’occupazione non di un edificio in disuso, ma di uno stabile comunale, per azioni che fanno supporre una verosimile apologia del fascismo.
Con questo, non intendo stigmatizzare eccessivamente i ragazzi dei Leoni neri, la cui giovane età ed inesperienza sono sicuramente a loro carico. Trovo preoccupante il contorno, di quanti minimizzano e giustificano, quando almeno la condanna verso l’apologia del nazifascismo sarebbe d’obbligo. Ma da chi fa dell’insulto e dell’aggressività la propria impronta, difficile attendersi condotte responsabili.
Da questo, viene naturale collegarsi a Cristiana ed alla sua esternazione su Facebook che tante polemiche sta suscitando in questi giorni. Anche qui, rifiuto la melma, rifiuto il tentativo di offuscare le differenze e di porre tutti i comportamenti sullo stesso piano. L’assessore Cecchetti ha espresso una frase sicuramente sopra le righe, ma trovo inaccettabile e profondamente disonesto intellettualmente leggere in quelle parole, senza dubbio eccessive, un’istigazione all’odio o una minaccia verso qualcuno. Tanto meno si può equiparare quel commento agli inni alla violenza ai quali purtroppo assistiamo continuamente, in particolare sul web. Siamo umani, e di fronte a provocazioni ed insulti che ci troviamo quotidianamente a fronteggiare, può capitare un’espressione poco felice. La violenza è ben altro, ed è qualcosa che questa amministrazione sta in ogni modo tentando di combattere.

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