LE 50 SFUMATURE “SMONTATE” PER POPSOPHIA

sfumatureIl pubblico viene avvertito all’inizio che si affronterà l’argomento “sesso” con totale libertà e viene invitato a scegliere se rimanere o andarsene, a discrezione personale. Qualcuno, con minore a carico, opta per la fuga ma i più decidono di assistere a quella che si rivela un’operazione brillante, spassosissima e ben congeniata.
“Cinquanta sfumature di grigio”, primo volume di una trilogia scritto dall’autrice inglese E.L.James, un successo planetario, approdato ora anche in Italia considerando che in questi giorni è primo in classifica nella hit delle librerie italiane, è il fulcro su cui si è incentrata la produzione dal tempismo perfetto del Festival Popsophia, di cui Rosetta Martellini ha curato la regia, andata in scena sabato 14 luglio al teatro Annibal Caro e replicata, a grande richiesta, sabato 21 Luglio, teatro esaurito entrambe le sere.
Non una trasposizione teatrale ma uno smontaggio, dissacratorio e rivelatore dei punti deboli del romanzo: personaggi scarsamente credibili, una giovane lei, scialba e insignificante che già dalla sua prima esperienza sessuale ha un orgasmo dietro l’altro, un giovane lui, a cui si abbinano ogni possibile abilità e una carrellata di superlativi, senza disdegnare il fatto che sia miliardario; una relazione uomo-donna che attraverso pratiche sado-maso viene riproposta nella sua tipicità, potremmo dire quasi arcaica, dominatore sottomessa; una scrittura scadente e infarcita di banalità.
In scena si alternano letture di brani del romanzo, digressioni e contrappunti irriverenti e molto hot e una serie di bei contributi video a commentare l’ovvietà di alcune scelte dell’autrice. Il pubblico sta al gioco e, superando ogni forma di pruderie, si diverte moltissimo e applaude con calore, anche quella parte che ha letto il libro e lo ha amato e che non ha potuto fare a meno di riconoscerne le fragilità.
Ci chiediamo perché un romanzo del genere sia riuscito a diventare un successo editoriale mondiale. Nei blog, che vengono citati anche nello spettacolo, le risposte sono diverse: intanto l’argomento erotico è sempre grande propulsore di interesse, in questo caso sembra che la prospettiva femminile renda ancora più piccante e audace la vicenda, non casualmente è stato definito un mummy porn. Ma la motivazione più ricorrente sembra essere che riesce a coniugare l’aspetto dell’eros a quello romantico. Una fiaba erotica in sintesi. Una Cenerentola che trova il suo Principe Azzurro e con lui scopre le gioie del sesso, anche di quello più perverso. Un bisogno di evasione dalla realtà monotona e grigia? Forse. Il sogno e l’illusione sono sempre grandi consolazioni e a quanto pare anche grandi operazioni di marketing.
I nostri complimenti a tutto il gruppo che proprio per stare sulla notizia ha lavorato in tempi strettissimi: Simone Pieroni, Desirée Domenici che hanno dato voce a due protagonisti, Romina Antonelli che con grande verve comica ha condotto il pubblico tra le pieghe nascoste del romanzo, Oscar Genovese che ha collaborato alla stesura dei testi, Silvia Borroni e Francesca Della Valle che hanno realizzato i video e la già citata Rosetta Martellini che ha curato l’intero progetto.

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