L’ASSOCIAZIONE “SENSO CIVICO”…E LA VISIONE MIOPE DELLE ISTITUZIONI

castelloCi rivolgiamo ai cittadini dell’intera provincia di Macerata, per chiedere loro se intendono restare indifferenti di fronte allo scippo della loro storia e delle loro radici.

Forse qualcuno avrà letto a proposito della vendita del castello-convento di Loro Piceno, che la Curia di Fermo, attraverso la Priora delle suore domenicane di Loro, intende perfezionare. L’acquirente sarebbe un “magnate” privato milanese (prezzo stimato 3-4 milioni di euro), che userà la struttura come sede di rappresentanza delle sue attività economiche.

Ci asteniamo dal commentare il comportamento sia dal punto di vista morale che procedurale, adottato dalla Curia in questa vicenda, sia nei confronti della comunità cittadina di Loro e sia di tutti gli italiani che hanno a cuore il nostro bistrattato patrimonio artistico-culturale.

Il castello di Loro (sec.XII) è appartenuto alla famiglia feudale dei Brunforte, per otto secoli è appartenuto alle istituzioni comunali fino al 1906 e per donazione pervenuto alle istituzioni religiose, che ad oggi lo occupano. Quindi quel luogo così carico di storia, di cultura, e di vissuto, rappresenta l’identità stessa di quella comunità. Loro Piceno è il castello, ed è intorno ad esso che si è sviluppata la comunità. Vendere il castello dei loresi, è come vendere la loro anima, recidere di netto la loro memoria di comunità, la loro storia e la loro cultura.

Scongiuriamo il vescovo di Fermo mons.Conti, a non perpetrare questo “sacrilegio” nei confronti dei cittadini di Loro Piceno e della comunità maceratese tutta. Ci rivolgiamo a lui, pastore di anime, affinchè non svenda l’anima dei cittadini loresi.

Auspichiamo che qualche istituzione privata, ad esempio una Fondazione Bancaria, l’Università o il Ministero, possano intervenire finanziariamente al fine di conservare il castello tra i beni di proprietà pubblica. Poi potremo e dovremo ragionare sulla destinazione e la valorizzazione di esso, che sicuramente insieme (comunità) troveremo.

Quello che colpisce di questa vicenda, è il silenzio assordante, l’indifferenza e la miopia delle istituzioni politiche ai vari livelli, insieme al fior fiore dell’intellighenzia locale, universitaria e non, che non hanno ancora speso una parola in argomento, tanto meno preso una posizione chiara.

Non lasciamo da solo il comitato dei cittadini di Loro Piceno a combattere la battaglia contro la vendita di questo inestimabile bene, che è patrimonio e memoria della comunità, perché non possa dirsi che all’alba del terzo millennio, il feudalesimo sia di nuovo tra noi.

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