LA VERA STORIA DELL’INTITOLAZIONE DELLA VIA AD ANNA FRANK

Non si placano le polemiche per la decisione del comune di Civitanova di intitolare una via, precisamente lo slargo davanti alla palestra di Civitanova Alta, a Toro Seduto, leggendario capo della tribù dei Sioux.
In discussione è soprattutto il come si sia arrivati all’intitolazione di
“Piazzale Thathanka Iyotake-Hunkpapa Lakota Wicasa Wakan (Toro Seduto)”. Giulio Silenzi che nel 2018 con il Partito Democratico propose di titolare una via ad Anna Frank, oltre all’organizzazione di viaggi della memoria nel
campo di concentramento di Auschwitz per gli studenti, ha ripercorso nel consueto appuntamento con la diretta fb del venerdì la storia “vera” del diniego all’intitolazione della via ad Anna Frank.
Alla proposta dei dem, l’allora vicesindaco di centrodestra Fausto Troiani – oggi presidente del Consiglio comunale – nel tentativo politico di contrastare la proposta se ne uscì con una controproposta dal sapore beffardo dicendo che “prima di intitolare una via ad Anna Frank si sarebbe dovuta dedicare una via a Toro Seduto”.
Non è stato fatto nulla per cinque anni ed ora arriva l’intitolazione delle vie sia ad Anna Frank che a Toro Seduto che ha visto l’avallo anche di due forse sprovveduti consiglieri di minoranza (Gismondi e Bianchi).
Ciò che non va giù è l’aver voluto mettere sullo stesso piano Anna Frank, simbolo dell’Olocausto, del genocidio nazista nato dalle feroci leggi razziali volute da Hitler avallate dal regime fascista di Mussolini con quanto accaduto con gli indiani d’America. Della commissione toponomastica ne fanno parte tra gli altri: Troiani che in vari post sosteneva che il 25 Aprile non era la sua festa e che lui è per una destra fascista, Turchi che nel 2004 organizzò a Civitanova la presentazione di libri su Erich Priebke, il boia delle ardeatine e Pollastrelli già consigliere di Alleanza Nazionale con la fiamma.
A dimostrazione di quanto l’intitolazione a Toro Seduto sia stata una scelta strumentale è la risposta data proprio da Pollastrelli (presidente della commissione Toponomastica) alla domanda postagli da un giornalista dell’Ansa se Toro Seduto sarebbe stato un uomo di destra o di sinistra? Pollastrelli non ha dubbi: “Era un leghista doc, amava e difendeva la sua terra e l’identità del suo popolo”. Forse dimentica Pollastrelli le idee secessioniste di bossiniana memoria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *