LA SPLENDIDA VOCE DI DANILO SACCO AL ROSSINI DI CIVITANOVA. SUL PALCO ANCHE ANDREA MEI

11C’è un misto di emozione della prima volta, di energia fresca, di informalità, confidenza, di esperimento e gioco nel nuovo concerto di Danilo Sacco.
Un pubblico entusiasta e caloroso di fans che si spostano da tutta Italia ha accolto il numero zero del Tour invernale “Un altro me” al Rossini di Civitanova Marche sabato 10 novembre.
Se si chiude gli occhi e si ascolta la voce di Danilo si percorre la storia della musica italiana: voce storica e inconfondibile dei Nomadi per circa venti anni, dopo l’altro pilastro del gruppo che è stato Augusto Daolio.
Un infarto nel 2009 lo ha costretto ad ascoltare il suo corpo che gli ha chiesto di cambiare ritmo, di decelerare, e l’anno scorso, fine 2011, la decisione di abbandonare il gruppo. Pensa anche seriamente di lasciare la musica, ma racconta che “Una notte mi sono svegliato all’improvviso: avevo sognato una sequenza di accordi. Mi sono alzato, ho fatto saltare il gatto giù dal letto, ho preso in mano la chitarra e ho suonato ciò che avevo sognato. E in quell’istante ho capito che ero fregato, non avrei mai abbandonato la musica». Da lì un nuovo viaggio. “Un altro me” un titolo che è la sintesi del suo cambiamento. Un nuovo gruppo di “grandi musicisti e grandi amici” come lui stesso definisce i componenti della sua attuale band.
Si apre gli occhi e sono tutti lì: Antonio “Rigo” Righetti, storico bassista di Ligabue, Valerio Giambelli ex Statuto alla chitarra, Tommy Graziani, figlio d’arte del compianto Ivan alla batteria e il civitanovese Andrea Mei, compositore che ha portato i Nomadi per la prima volta primi in classifica con “Sangue al cuore”, che ha firmato anche alcuni dei nuovi brani presentati nel concerto, alle tastiere e alla fisarmonica.
L’affiatamento è lampante sin dall’apertura del sipario e si trasforma in divertimento, mentre si comincia con le nuove canzoni da “Non ho che te” a “Non cammineremo mai, che i fans già cantano a memoria, e si prosegue condegli omaggi ai suoi musicisti, da Graziani alla Gang. Non mancano nel repertorio i brani più famosi di Guccini, di Pierangelo Bertoli, di Paolo Conte e una struggente e modernissima “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo, brani che fanno risaltare la pulizia e la bellezza della voce di Sacco, la qualità interpretativa accompagnata da una essenzialità dei suoni. Si sono definiti “artigiani” della musica e lo sono a tutti gli effetti. Un concerto dove la poesia delle parole emerge, senza essere soffocata da effetti elettronici.
Più di due ore di musica intramezzata da un breve intervallo per fare “pipì”, scelta originale per un concerto, ma molto apprezzabile perché permette al pubblico e agli artisti di rifiatare e percorrere l’ultima parte con rinnovata energia.
L’anteprima del tour fa parte di un progetto culturale fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura Giulio Silenzi che vede la nostra città luogo di residenza artistica. Proprio in questi giorni oltre al gruppo di Danilo Sacco che ha provato al Teatro Rossini, sono in corso le prove del nuovo lavoro del coreografo americano Daniel Ezralow, “Open” che darà il via alla programmazione invernale di Civitanova Danza, in prima nazionale, per toccare successivamente molte città italiane, il 16 e il 17 Novembre al Teatro Annibal Caro.

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