LA SGRENA AL CECCHETTI TRA VELI E POLEMICHE

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La prima della due tappe civitanovesi della rassegna itinerante “Non a voce sola” ha ospitato al Teatro Cecchetti la giornalista Giuliana Sgrena, autrice del libro “Rivoluzioni violate” dedicato al ruolo delle donne nella cosiddetta primavera araba, ultima fatica letteraria dopo altre pubblicazioni come “Il prezzo del velo” o “Il ritorno, dentro il nuovo Iraq” .
Inviata del Manifesto dal 1988 nei territori medio orientali la Sgrena è una profonda conoscitrice degli scenari politico-culturali di quell’area così complessa e sfaccettata, e si è concentrata particolarmente sulla condizione delle donne, costrette in gran parte dei casi a limitare la propria libertà, dall’imposizione del velo, al divieto di guidare la macchina come accade ad esempio in Arabia Saudita, con delle eccezioni che impongono una riflessione sullo stato di democrazia paritaria che tanto si professa in Italia, in buona compagnia con altri paesi europei, come la nuova legge elettorale approvata in Tunisia che prevede il 50% di quote rosa.
Ma la Sgrena, sollecitata da Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, non si sottrae al chiarimento riguardo le polemiche che hanno anticipato il suo arrivo, riguardanti le supposte dichiarazioni contro i due Marò italiani trattenuti in India e affronta subito la questione contestando l’inconsistenza delle fonti a cui il quotidiano “Il Secolo d’Italia”, diretto da Italo Bocchino, ha fatto riferimento pubblicando nel febbraio del 2014 a firma Francesco Signoretta, un articolo dove venivano riportate sue dichiarazioni contro i due Marò tratte dal sito “Falce e martello”. Un sito che precisa di sé in fondo alla pagina che fa satira e che a un professionista onesto forse avrebbe dovuto suscitare qualche dubbio sull’attendibilità di quei giudizi. A questo si aggiunge una bizzarria: l’articolo è firmato da un certo “Amerigo Dumini”, un nome che non è nuovo a chi si occupa di storia patria essendo lo stesso dell’assassino di Giacomo Matteotti.
Malgrado qualche giorno dopo, sempre nel febbraio del 2014, abbia rilasciato una intervista allo stesso quotidiano dove precisava, oltre a non aver mai fatto quelle dichiarazioni, la sua posizione di richiesta di giustizia per i due marò, il linciaggio mediatico nei suoi confronti è andato avanti senza sosta e ha toccato anche i nostri lidi dove qualche demente cronico ha liberato la sua insulsa rosa di improperi raccogliendo, per quello che conta, l’approvazione anche di chi forse dovrebbe valutare con più cautela e meno superficialità dove, quando e a chi dimostrare il proprio apprezzamento.
Presenza delle forze dell’ordine dentro e fuori il teatro dove nessuno ha dato voce alla contrarietà annunciata a dimostrare ancora una volta la scollatura tra la realtà virtuale e quella reale.
La rassegna Non a voce sola, promossa dall’Amministrazione Comunale e dai Teatri di Civitanova con la partecipazione dell’Associazione civitanovese Donne di Mondo tornerà in città giovedì 11 settembre sempre al Teatro Cecchetti con le scrittrici Chiara Valentini e Chiara Valerio.

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